Sbalzato dalla bicicletta. Non ce l’ha fatta dopo due giorni

Il ciclista Pierluigi Bettoni di Sarezzo è deceduto dopo un incidente in bici sul Maniva. Ricoverato in gravi condizioni, non ce l'ha fatta al Civile di Brescia.

Sbalzato dalla bicicletta. Non ce l’ha fatta dopo due giorni

Il ciclista Pierluigi Bettoni di Sarezzo è deceduto dopo un incidente in bici sul Maniva. Ricoverato in gravi condizioni, non ce l'ha fatta al Civile di Brescia.

SAREZZO (Brescia)

Ha lottato in un letto di ospedale un giorno e una notte, poi il sottile filo della speranza che animava familiari e parenti si è spezzato. Non ce l’ha fatta il cinquantaseienne ciclista di Sarezzo che sabato scorso era rimasto coinvolto in un drammatico incidente in bici sul Maniva. Pierluigi Bettoni, questo il nome della vittima, è morto al Civile di Brescia nel tardo pomeriggio di domenica. Dalla giornata precedente era ricoverato in Rianimazione per i gravi traumi riportati dopo un frontale con un’auto. Era circa mezzogiorno quando è avvenuto lo schianto. Sposato e padre di tre figlie, Bettoni in mattinata era uscito in bicicletta per una ‘sgambata’ sul monte Maniva. Stando a quanto ricostruito finora dai carabinieri della compagnia di Gardone Valtrompia il ciclista era in fase di rientro al momento dell’incidente. Scendeva in velocità dai tornanti finché, arrivato in territorio di Collio, pare abbia preso male una curva: avrebbe allargato la traiettoria sconfinando nella corsia di marcia sbagliata - una prima ipotesi che dovrà trovare conferma - proprio nel frangente in cui sopraggiungeva dall’altra direzione una macchina. Inutile per il conducente della vettura il tentativo di evitarlo. Urtata la parte anteriore dell’auto, il ciclista si è trovato sbalzato di sella, ha fatto un volo di una decina di metri ed è atterrato, esanime, al centro della carreggiata. A dare l’allarme chiamando il 112 è stato proprio il conducente della vettura. Sul posto la centrale di Prima emergenza Areu ha inviato l’elicottero. Il cinquantaseienn è stato rianimato e poi, una volta stabilizzato, trasferito in volo in codice rosso all’ospedale Civile. Le sue condizioni sono andate peggiorando, fino al decesso.

Beatrice Raspa