MILLA PRANDELLI
Cronaca

Carabiniera eroina: "Le ho detto che doveva fidarsi". Nonna e nipotina salvate dal rogo

Tavernole sul Mella, Jessica Notari e il collega appuntato scelto Carmelo Fiore protagonisti del soccorso. La loro casa minacciata dalle fiamme partite da un’autovettura e divampate per lo scoppio del serbatoio

Maresciallo capo Jessica Notari e l’appuntato scelto Carmelo Fiore con la bimba salvata

Tavernole sul Mella (Brescia) - ​«Alla signora Ilaria ho detto che poteva fidarsi di me e così sono restata con lei, che era impossibilitata a saltare la recinzione alta tre metri, sistemandoci nell’angolo più protetto del cortile che man mano veniva invaso dal fumo, facendole tenere uno straccio bagnato sul viso, mentre la pulivo dalla fuliggine e la rassicuravo sul fatto che presto qualcuno sarebbe intervenuto". A raccontare è il maresciallo capo Jessica Notari, 41 anni, toscana, sposata e madre di due figli, da sette anni al timone della Stazione carabinieri di Tavernole sul Mella, che fa parte della Compagnia carabinieri di Gardone Valtrompia. Lei e il collega appuntato scelto Carmelo Fiore ieri hanno salvato la vita a una nonna di 76 anni e alla sua nipotina di 4 anni restate bloccate nella loro casa con il portone in fiamme a causa dell’incendio di una vettura posteggiata di fronte all’ingresso, il cui serbatoio è anche scoppiato. Il comandante Notari stava stendendo i panni alla finestra dell’alloggio dove vive con la famiglia quando ha visto una cortina di fumo nero e ha sentito delle esplosioni.

Dopo essersi sincerata con la sua centrale operativa che non vi erano allarmi in corso non ha perso tempo ed è andata a controllare, sventando così quella che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia. "Io e l’appuntato scelto Fiore siamo corsi vero il fumo, in centro. L’auto era completamente avvolta dalle fiamme. Mentre eravamo lì è esploso il serbatoio. La casa era coperta dal fumo - ha spiegato Notari - Io ricordavo che ci vive una signora. Ho provato ad aprire la porta, ma era in fiamme e la maniglia rovente. Allora io e l’appuntato ci siamo coperti il volto con un panno bagnato – aggiunte Notari - Siamo entrati in una proprietà attigua alla casa e due ragazzi ci hanno prestato una scala con cui abbiamo superato il muro di recinzione e poi siamo scesi sul tetto di una rimessa. Lo abbiamo fatto insieme senza la consapevolezza di riuscire perché non eravamo certi che la copertura tenesse. Intanto chiamavo la signora Ilaria che è uscita di casa e ha detto che era con la nipotina. Siamo riusciti a scendere. L’appuntato è andato alla porta e ha preso Alessandra. L’abbiamo fatta uscire issandola sul muro. A prenderla sono stati i ragazzi che ci hanno dato la scala. Io sono restata con Ilaria fino all’arrivo dei pompieri, che hanno spento le fiamme e ci hanno portato al sicuro". Nonna e nipote sono illese. "Non siamo eroi – ha sottolineato - abbiamo fatto il nostro dovere, anche grazie alla preparazione e ai corsi di formazione forniti grazie all’Arma".