Api disperse da salvare: ci pensa Mirco il meccanico

Il 41enne di Lumezzane nel tempo libero corre in soccorso degli insetti preziosi per l’ecosistema

Mirco Peli insieme alle sue api

Mirco Peli insieme alle sue api

Missione: recupero degli sciami d’api. "Lo faccio molto volentieri, perché l’alternativa sarebbe probabilmente la morte per gli sciami che vanno a finire in zone abitate. Sarebbe un peccato, le api mi hanno insegnato molto, cerco di difenderle anche così". Mirco Peli, 41 anni, residente a Lumezzane, in provincia di Brescia, di professione lavora in un’officina, ma, smessa la tuta da lavoro, indossa quella dell’apicoltore. "Mi sono appassionato, mia moglie mi supporta, vorrei coinvolgere in questo mondo anche le nostre due gemelle, che ora hanno due anni". Oltre alla normale attività di cura delle sue api, il numero di Peli è nella memoria del cellulare di sindaco, Vigili del fuoco, ma anche colleghi, per il recupero sciami. "L’ultimo intervento è stato poco prima di Pasqua, mi aveva chiamato il sindaco perché una signora aveva uno sciame d’api proprio sotto casa. Le telefonate possono arrivare ad ogni ora: una volta mi chiamarono da un altro paese, Concesio, in piena notte. Andai che erano le 5 di mattina, ricordo che c’erano diverse persone spaventate. Sono intervenuto persino per il recupero dai loculi del cimitero".

In primavera, il fenomeno della sciamatura, ovvero la partenza di una regina seguita dalle operaie per fondare una nuova colonia, è molto frequente. Si tratta di un processo naturale: quando l’alveare raggiunge la sua dimensione massima, una parte se ne va, creando una nuova famiglia. Ci sono però anche ragioni diverse: a volte sciamano perché la regina è troppo vecchia, in altri casi contano fattori esterni, tra cui la penuria di raccolto o questioni climatiche. Il processo naturale si scontra però con la forte urbanizzazione del territorio: quando le api arrivano vicino ad un edificio, il loro destino è pressoché segnato, a meno che non intervengano apicoltori disponibili al recupero di sciami.

Mirco non è l’unico: in Lombardia, secondo un censimento fatto dall’Apicoltore moderno, ce ne sono oltre 160, ma i numeri sono in continua evoluzione e frammentari, tanto che i social stanno diventando il punto di riferimento usato sia da chi vuole mettersi a disposizione per recuperare gli sciami, sia per chi cerca qualcuno disposto a farlo. "Io lo faccio per salvarle" conclude Mirco.