FEDERICA PACELLA
Cronaca

Sabbio Chiese, agriturismo fuorilegge: raffica di multe

Dalla conservazione degli alimenti alle autorizzazioni mancanti, stangata al titolare

Carabinieri forestali in azione

Sabbio Chiese (Brescia), 23 luglio 2019 - Carni  confezionate scadute da più di due anni, ortofrutticoli deteriorati e coperti da muffe, alimenti infestati da insetti e in cattivo stato di conservazione. Li hanno trovati i Carabinieri Forestali della Stazione di Vobarno durante un controllo effettuato in un agriturismo di Sabbio Chiese. I prodotti erano immagazzinati all’interno delle celle frigorifere insieme alle altre preparazioni gastronomiche destinate alla vendita; i Forestali hanno riscontrato anche numerose violazioni delle norme di rintracciabilità e di etichettatura dei prodotti alimentari.

A finire nei guai è stato il titolare dell’agriturismo, che è stato deferito all’autorità giudiziaria. Contro di lui è scattata anche una pesante sanzione amministrativa di 36.494 euro, perché i militari hanno scoperto che l’uomo aveva avviato un bar in cui somministrava alimenti e bevande senza avere nessuna autorizzazione sanitaria, all’interno di locali privi dei requisiti igienici previsti dalla legge e senza fornire le indicazioni obbligatorie delle sostanze che provocano allergie o intolleranze. Assenti anche le procedure di autocontrollo basate sul sistema Haccp per individuare potenziali rischi presenti lungo la catena di preparazione, trasformazione e distribuzione degli alimenti e vengono fissate delle misure di prevenzione per tutelare i consumatori finali. Anche nelle modalità di conduzione dell’azienda agricola, i Forestali hanno accertato diverse violazioni in materia di polizia veterinaria e di benessere animale.

Dai controlli è emerso che il titolare dell’agriturismo aveva omesso di effettuare le registrazioni obbligatorie dei trattamenti terapeutici degli animali allevati, che in alcuni casi erano privi della necessaria marchiatura identificativa, ed aveva legato due cani mediante catena, in violazione del regolamento regionale sulla tutela degli animali d’affezione. Un’ultima denuncia a carico dell’uomo, infine, è stata trasmessa all’Autorità Giudiziaria per violazione delle norme in materia urbanistico-edilizia. Incurante del fatto che parte dell’area in cui si trova l’azienda agricola sia stata dichiarata bene culturale per il suo valore storico ed artistico, il titolare aveva realizzato diverse strutture senza avere titolo abilitativo edilizio, autorizzazione paesaggistica e autorizzazione della Soprintendenza.