Una nuova causa contro la movida nel centro di Brescia. Circa 120 famiglie del quartiere del Carmine hanno inviato al Comune una Pec con la richiesta di risarcimento danni per il rumore troppo alto, a causa della mala-movida. Già a giugno dello scorso anno, la Cassazione si era espressa sulla causa partita da Brescia (a muoverla il fratello dell’allora sindaco Adriano Paroli) per i rumori molesti della movida. Secondo la Corte, "la tutela del privato che lamenti una lesione del diritto alla salute è incomprimibile nel suo nucleo essenziale" sulla base dell’articolo 32 della Costituzione. Il cittadino deve poter dormire sonni tranquilli e il sindaco inerte, distratto o negligente, può essere condannato "sia al risarcimento del danno" sia obbligato a "riportare le immissioni al di sotto della soglia di tollerabilità". Ora 120 famiglie tornano alla carica, chiedendo i danni al Comune, che nel frattempo si è attivato per cercare di contenere i rumori molesti. A sostegno della tesi, una perizia da cui emergerebbe il superamento dei decibel consentiti, da “zona industriale“. F.P.
CronacaRumore da movida, 120 famiglie chiedono i danni al Comune