
I genitori e il sindaco di Sant’Antimo, Aurelio Russo
Brescia, 17 agosto 2017 - Per gli inquirenti la sua scomparsa è legata a quella di Rosa Di Domenico, la quindicenne di Sant’Antimo (Napoli) che dal 24 maggio scorso ha fatto perdere le tracce. Si chiama Qasib Ali, ha 27 anni, viene dal Pakistan, e fino a qualche mese fa viveva con i genitori e due sorelle nel quartiere Badia. Da novembre 2016 però non si sa più nulla di lui. I genitori della ragazzina l’hanno denunciato. Sono convinti che Qasib, che aveva conosciuto Rosa in chat un paio di anni fa, l’abbia rapita e indotta a radicalizzarsi. Anche la Procura partenopea indaga in tal senso. E di recente il Gip respingendo una richiesta di archiviazione ha disposto nuove indagini che portano proprio a Brescia.
Il sospetto è che la giovane sia stata plagiata e spinta a osservare diktat islamisti. Sul web girano foto in cui l’uomo appare con il volto coperto e le armi in pugno, e in uno scatto anche Rosa indossa un abito che lascia libero solo i grandi occhi azzurri. La famiglia Ali però, a Brescia da 14 anni, non ci crede. «Mio fratello un fanatico? E’ impossibile - scuote la testa Shams, 21 anni, già mamma di un bimbo di tre - Qasib non è mai stato religioso, anzi. Non ha mai osservato nemmeno il ramadan. E questo era uno dei motivi per cui litigava con papà e forse è la ragione per cui è scappato». Operaio in un’azienda di pulitura metalli a Cellatica, Qasib negli ultimi anni era in conflitto con il padre. Non rispettava le regole della tradizione. Nel 2014 aveva sposato una connazionale rimasta in Pakistan.
Ma si muoveva con disinvoltura, frequentava altre ragazze. Su Badoo e su altri social network lo si vede ammiccare dalle foto. Si definiva single. «Voi qui fate così – spiega Shams -. Mio papà non voleva, Qasib non era tanto bravo. Aveva un’altra fidanzata a Brescia che non sapeva fosse sposato».Quanto a Rosa, con cui aveva intrecciato una relazione – sotto inchiesta pure immagini erotiche inviate dalla minorenne – la sorella lo difende: «Su Facebook lei aveva scritto di avere 18 anni, lui non sapeva fosse così giovane». Del caso si è occupato anche il programma «Chi l’ha visto?» che ha mandato in onda la testimonianza di un’altra giovane la quale ha sporto una denuncia per presunto plagio: «Voleva portarmi in Pakistan». Qasib tuttavia prima della vicenda di Rosa non aveva mai avuto problemi con la giustizia. «Sarà con lei all’estero» si lascia scappare un investigatore. Dove, però, non si sa. «Non lo sentiamo da novembre. Non è in Pakistan, perché i nostri parenti lo saprebbero. Non sappiamo se è vivo o morto. Mia mamma in particolare non smette di piangere».