BEATRICE RASPA
Cronaca

Roncadelle, rifiuti speciali non trattati: in fonderia trovate 400 ‘big bags’, denunciato imprenditore

Forestale e Arpa hanno scoperto vari materiali refrattari, terre esauste e scorie. Erano senza alcuna protezione

Nel capannone in via Antezzate a Roncadelle sono state trovate oltre 400 “big bags“ piene di scorie e rifiuti speciali

Nel capannone in via Antezzate a Roncadelle sono state trovate oltre 400 “big bags“ piene di scorie e rifiuti speciali

Roncadelle (Brescia) – Nuovi guai giudiziari in vista per la fonderia Montini, stavolta per il sito di Roncadelle. I carabinieri forestali hanno scoperto ingenti quantitativi di rifiuti che ritengono essere stati stoccati abusivamente o non sottoposti ad adeguati trattamenti per evitare la contaminazione delle matrici ambientali. Risultato: oltre al sequestro delle scorie, la denuncia del titolare (con l’ipotesi del reato di deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi).

Il blitz è scattato nelle scorse ore a seguito di un controllo ad opera dei militari del Nucleo forestale di Brescia, che sono intervenuti insieme ai tecnici di Arpa Lombardia (Dipartimento di Brescia).

Nello stabilimento dell’azienda di via Antezzate, specializzata nella produzione di manufatti in ghisa, gli uomini guidati dal comandante Cesare Nascè hanno infatti rinvenuto oltre 400 big bags, ovvero grandi contenitori deputati allo stoccaggio di polveri degli impianti di abbattimento delle emissioni in atmosfera che, in base alla ricostruzione accusatoria, avrebbero dovuto essere smaltite da tempo invece giacevano incustodite. Non solo.

Nelle aree adiacenti, comunque di pertinenza della fonderia, i militari hanno recuperato una ventina di fusti di olii esausti. Materiale che, sempre stando all’accusa, non erano stati dotati delle adeguate protezioni contenitive volte a impedire potenziali sversamenti nel terreno sottostante di inquinanti. E poi sono stati trovati imponenti cumuli di sostanze polverulente costituite da materiali refrattari, che avrebbero dovuto essere sottoposti a un trattamento nebulizzante per evitare la dispersione di eventuali inquinanti, insieme a terre esauste accumulate per un volume complessivo 1.500 metri cubi. Scorie che erano state abbandonate su un’area scoperta, esposta agli agenti atmosferici e dunque a rischio contaminazione dell’ambiente circostante.

L’imprenditore titolare ha dunque rimediato una denuncia e una serie di sanzioni amministrative. E adesso rischia la pena dell’arresto, da sei mesi a due anni, oltre a un’ammenda fino a 26mila euro.