
Una scuola bresciana dove già si sperimenta l’abolizione della cattedra dei docenti
Brescia, 5 settembre 2020 - I docenti tornano sui banchi: la necessità di recuperare fino all’ultimo centimetro quadrato per garantire il distanziamento fisico cancella anche le cattedre da scuole elementari e medie. In vista della prima campanella del 14 settembre, la responsabile del Diritto allo studio del Comune, Monica Terlenghi, ha illustrato in commissione Istruzione i dettagli del lavoro certosino fatto da dirigenti scolastici e uffici del Comune. Capitolo arredi: nelle aule rimangono solo banchi, sedie e lavagne; i docenti, nella maggior parte dei casi, useranno i banchi (1.500 i nuovi comprati dal Comune, senza rotelle). Svuotati e ripuliti i laboratori, adibiti per le lezioni: l’operazione che ha riportato alla luce “reperti storici“, come un albero di Natale del 1828.
Qualche incertezza c’è sul fronte mense (5.700 le richieste, 200 in meno dello scorso anno), perché è ancora in corso il ricalcolo della capienza, necessario per stabilire le modalità. Sono possibili fino a tre turni; si cercheranno di evitare monoporzioni e stoviglie di plastica. "Il servizio inizierà quasi ovunque il 5 ottobre – ha assicurato Terlenghi – per cui c’è il tempo per definire ogni aspetto". Confermato il pre-scuola dal 14 settembre per 1.010 bambini: sarà in refettorio e prevederà attività da seduti. L’uso di mascherine e la distanza dovrebbero evitare la chiusura di più classi o di tutta la scuola nel caso di un positivo, anche se la decisione finale sarà di Ats. Partirà il 14 anche il trasporto scolastico, per il quale si prevede di non superare mai l’80% del trasportabile. Per evitare “imbuti“ all’ingresso, in almeno quattro scuole sarà riattivata la chiusura alle auto delle vie limitrofe già sperimentata lo scorso anno, "Ma puntiamo ad estenderlo a più istituti", ha spiegato Terlenghi. Garantita l’assistenza e il trasporto agli studenti disabili.
Non si sa, però, ancora quanti e quali scuole medie faranno la didattica a distanza: in tal caso, sarà garantita l’assistenza didattica a distanza sperimentata nel lockdown. In classe, i 7.421 studenti delle primarie e i 5.184 delle medie dovranno indossare le mascherine: da Roma sono già arrivati rifornimenti per tutti e gel per le mani. Nei dodici istituti complessivi, gli interventi fatti consentiranno comunque di fare lezione all’interno dei plessi. Tra le modifiche più significative, all’IC Centro 1, la sezione dell’infanzia della Diaz sarà spostata nella vicina Ungaretti, per lasciare la piccola Diaz solo alla primaria. All’Ic Est 3, nella scuola Boifava gli spazi del refettorio saranno adibiti ad aula, per cui si mangerà in classe. Nel complesso, per le scuole elementari e medie, il Comune spenderà almeno un milione di euro in più.