REDAZIONE BRESCIA

Assolti dall'accusa di molestie a minori, il Comune risarcisce dipendenti con 1,5 mln

Sei maestre, un bidello e un sacerdote furono assolti in tre gradi di giudizio dall'accusa di molestie sessuali su 23 bambini di un asilo. Ora otterranno il risarcimento per le spese legali

Tribunale (foto d'archivio)

Brescia, 8 ottobre 2014 - Furono assolti in tutti e tre i gradi di giudizio, ora il Comune di Brescia dovrà pagare oltre un milione e mezzo di euro come risarcimento per le spese legali a cinque dei sette dipendenti comunali coinvolti nell'inchiesta, iniziata nel 2003, sui presunti abusi sessuali su 23 bambini all'asilo Sorelli. Otto le persone coinvolte: sei maestre, un bidello e un sacerdote. Tutti vennero assolti in primo e secondo grado e infine dalla Cassazione nel 2010. Nella vicenda due maestre finirono anche in carcere. Oggi i dipendenti pubblici coinvolti hanno presentato al Comune di Brescia le parcelle dei legali: oltre tre milioni di euro. L'amministrazione è pero' riuscita a trovare un accordo con cinque di loro sulla base del 61% delle parcelle e paghera' quindi oltre un milione e mezzo di euro, in attesa di accordarsi anche con gli altri due dipendenti coinvolti.