Dieci curriculum raccolti tra donne vittime di violenza di Casa delle Donne e Centro Butterfly, da consegnare alle imprese, con l’obiettivo di favorire l’autonomia, affrancandosi da un passato di abusi. Questo l’impegno preso dal Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile, nato nell’ambito della Camera di Commercio di Brescia nel 2000. "Favorire l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro è un bene per tutti – chiarisce la presidente Serena Schiavo -. Per le aziende, che hanno bisogno di manodopera e che possono attingere a un bacino dal grandissimo potenziale; per l’economia, perché più sono i lavoratori migliore è lo stato di salute della società; e, ultimo ma non per importanza, per le donne stesse, che hanno nell’autonomia economica la prima arma a proprio favore per affrontare un percorso di emancipazione". Da qui l’idea di strutturare un progetto nell’ambito della Fiera ‘Domani Lavoro’, che si svolgerà a Brescia dal 9 all’11 novembre. Oltre al desk dove saranno ascoltate e indirizzate le donne interessate ad entrare nel mondo del lavoro, la fiera sarà l’occasione per somministrare questionari per capire qual è la situazione occupazionale delle partecipanti. Inoltre, ma non da ultimo, il progetto per le vittime di violenza sulle donne, per le quali il Comitato farà da tramite con le imprese. "Il mondo del lavoro deve aprirsi sempre di più alla presenza femminile, necessaria perché il territorio resti competitivo", sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Brescia, Roberto Saccone. La presentazione del progetto è stata l’occasione per l’assessore regionale all’Istruzione, formazione e lavoro, Simona Tironi, di annunciare una nuova misura, avviata dal Pirellone, per 5 milioni di euro.
"Per favorire il rientro nel mondo del lavoro di donne che hanno avuto un figlio o che si sono occupati della cura di un famigliare, ci sarà un’erogazione di 400 euro per baby sitter o care – giver, a fronte di un contratto di lavoro o di un passaggio da part-time a full time". L’occupazione femminile è, del resto, uno dei pilastri da cui partire per aumentare la competitività delle aziende bresciane e, in generale, del sistema economico nazionale. I più recenti dati dell’Istat certificano la crescita del numero di donne al lavoro in Italia, anche se permane la distanza con gli altri Paesi europei. F.P.