Revenge porn ed estorsione Sette vittime: arrestato trentenne

Creava falsi profili social fingendosi avvenente fanciulla. Così aveva adescato uomini. e spillato almeno 120mila euro

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La prima denuncia l’ha fatta un giovane gardesano, che ha chiesto aiuto ai carabinieri di Limone sul Garda per essersi visto estorcere 700 euro da una presunta amica con cui aveva stretto amicizia virtualmente. Una bella ragazza che gli aveva chiesto il contatto su Instagram, con la quale la vittima credeva di avere avviato una sorta di relazione culminata nell’invio di foto e video dal contenuto osè, e poi sfociata in un bieco ricatto. E’ nata così, un anno fa, l’inchiesta che nelle scorse ore ha fatto finire in carcere un trentenne ivoriano di casa in Veneto. Il gip, come la procura, contesta l’estorsione aggravata e il revenge porn ai danni di almeno sette persone, tutti uomini, che nel giro di 12 mesi avrebbero consegnato all’arrestato 120mila euro. Stando a quanto accertato dai militari della compagnia di Salò, guidati dal capitano Luca Starace, il ricattatore, gravato da precedenti specifici, attuava un copione. Creava falsi profili social improvvisandosi avvenente fanciulla. L’esca perfetta per adescare uomini di ogni età da cui poi riusciva a farsi inviare scatti e video intimi, dal contenuto esplicito, e che poi taglieggiava. "O mi paghi o li diffondo onvunque" era il consueto epilogo per ottenere versamenti su una carta ricaricabile. L’ipotesi è che l’arrestato faccia parte di un gruppo dedito a simili raggiri. I militari indagano. B.Ras.