Restrizioni alle bici in entrata, "spinta al noleggio"

Fiab Biciclettando contro il provvedimento: danneggia i cicloturisti

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A pochi giorni dall’emissione, da parte del sindaco di Monte Isola Fiorello Turla, del provvedimento con cui stabilisce che dal 16 luglio al 22 settembre possano sbarcare solo 80 bici trasportate tramite i battelli (potranno circolare quelle dei residenti, delle tre attività di noleggio presenti a Peschiera Maraglio, degli ospiti di alberghi, Bed and Breakfast e altre strutture ricettive e dei proprietari di seconde case) se gli ambientalisti e i noleggiatori della terra ferma sono sul piede di guerra, nelle scorse ore si è registrata la reazione della Fiab, che si occupa di tutelare i ciclisti e il ciclismo amatoriale.

Da una parte è comprensibile che un grande afflusso di turisti possa provocare qualche intralcio, non sono però comprensibili i pretestuosi appelli alla sicurezza e tale misura restrittiva.

"C’è forse una “differenza di pericolo“ tra una bici trasportata dal traghetto rispetto a una noleggiata sull’isola senza nessuna limitazione? Ogni bici non trasportata è un non trascurabile mancato introito di bigliettazione per la Navigazione del lago d’Iseo – dice Piercarlo Bortolotti, presidente di Fiab Bicilettando Cremona – i cui alti costi sono sostenuti dalla mano pubblica. Solo 80 bici in entrata sulle oltre 300 bici giornaliere del periodo, significa spingere surrettiziamente turisti e visitatori verso il noleggio a Monte Isola che, chissà perché, non è plafonato". Bortolotti rimarca anche che "la nuova ordinanza del sindaco, ponendo un tetto al numero delle bici, contraddice quanto scritto sul sito visitmonteisola.it, in cui si invitano i turisti a recarsi sull’isola proprio in bici, perché l’assenza di automobili privilegia, già naturalmente, un turismo sostenibile e sicuro".

La copertina del sito, tra l’altro, rappresenta proprio dei ciclisti intenti ad andare alla scoperta di uno dei luoghi più belli di Lombardia.

Milla Prandelli