
L'opera per riportare l'edificio cinquecentesco al suo splendore è stata lunga e difficile
Odolo (Brescia), 2 maggio 2022 - Dopo un lungo ed impegnativo intervento si è concluso il restauro dell’antica Chiesa di Santa Maria Bambina di Cagnatico, piccola frazione di Odolo, un vero e proprio gioiello per tutta la Valle Sabbia e, più in particolare, per la storia dell’arte religiosa in provincia di Brescia (e non solo). L’importante opera è stata avviata dall’allora parroco di Odolo, don Gualtiero Pasini, prima dell’emergenza sanitaria che nei mesi scorsi ha imposto una prolungata sosta forzata ai lavori. Ora viene guidata dal suo successore don Nicola Signorini, che ha già individuato nuovi obiettivi per rendere sempre più completo il restauro.
Un profondo intervento che ha riguardato sia l’interno che l’esterno della chiesa che viene citata già nelle cronache del 1580, in occasione della visita apostolica di S. Carlo Borromeo, ma senza dimenticare i bellissimi affreschi che sono stati realizzati nei primi anni del secolo XVIII. Un lavoro complesso dal punto di vista tecnico e artistico che è stato affidato allo staff del restauratore bresciano Leonardo Gatti, certamente uno dei più apprezzati e qualificati del settore: "Sotto buona parte delle tinteggiature – è la sintesi dello stesso Gatti – abbiamo ritrovato tracce dell’antica decorazione, davvero molto ricca. Ritrovamenti che sono stati effettuati pure sotto la tinteggiatura bianca delle lesene e nelle bellissime cornici che contornavano gli affreschi sui lati del presbiterio. Vista la situazione, abbiamo concordato con la dottoressa Camilla Rinaldi della Soprintendenza di Brescia di equilibrare le tinteggiature interne con colori neutri, in grado di far risaltare al meglio tutte le tracce dell’antica decorazione”.
Grazie alla decisione di ricorrere al bonus facciate sono già stati trovati i fondi necessari per coprire dal punto di vista economico il restauro dell’esterno, mentre il recupero dell’apparato decorativo interno ha potuto contare sul sostegno di generose offerte di privati benefattori e su un contributo della Fondazione Comunità Bresciana. Una bella gara di solidarietà che ha già spinto ad individuare un nuovo obiettivo, visto che don Nicola Signorini adesso punta a completare tutta l’opera con il restauro dell’ancona e della grande pala dell’altare maggiore e di quella dell’altare di S. Antonio da Padova, “abbracciata” da una cornice dorata in oro zecchino che, purtroppo, si trova in condizioni precarie di conservazione.
Nell’attesa che prenda il via anche questo ulteriore “capitolo”, è già stato fissato l’appuntamento con l’inaugurazione ufficiale di sabato 7 maggio, quando, nel corso della Messa solenne delle 18.30, che, per l’occasione, verrà celebrata appositamente dal Vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada, verrà benedetta la fine dei lavori di restauro e i fedeli di Odolo e di tutta la Valle Sabbia, ma anche tutti gli appassionati di arte sacra potranno tornare ad ammirare questo autentico tesoro che è stato riportato al suo splendore originario.