Raddoppiati bambini e ragazzi rimasti soli

I minori non accompagnati sono passati da 1.142 a 2.482 in Lombardia. Mai realizzato un centro dedicato

L’aggressione della Russia del 24 febbraio ha cambiato anche la geografia dei minori stranieri non accompagnati. A novembre gli ucraini sono al primo posto per cittadinanza, secondo il report del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, mentre a gennaio non comparivano nelle prime 30 cittadinanze.

La Lombardia è stata la principale destinazione: soprattutto nei primi mesi dell’emergenza, la regione è balzata al primo posto a livello nazionale per numero di Msna (primato che, storicamente, spetta alla Sicilia), proprio per effetto della presenza di minori ucraini non accompagnati.

Il report ministeriale non fornisce dati scorporati, ma basti pensare che a novembre in Lombardia risultavano 2.482 msna (4.021 in Sicilia), mentre a gennaio ce n’erano 1.221, dato stabile rispetto ai 1.142 di novembre 2021: in un anno il numero è raddoppiato, principalmente per effetto degli arrivi dall’Ucraina, a cui si affiancano i flussi storici da Egitto, Pakistan, Nord Africa.

Un’emergenza nell’emergenza, che ha impattato anche sui bilanci dei Comuni dove si sono registrate le maggiori presenze. "L’aumento del contributo ministeriale da 60 a 100 euro ha dato respiro alle casse comunali – commenta Massimo Molgora, dirigente Servizi sociali del Comune di Brescia –. Il vero nodo, ora, resta quello dei posti a disposizione. Non è mai stato realizzato, infatti, il centro di accoglienza straordinario per msna, che sarebbe dovuto essere creato dal Governo".

Per ora si utilizzano quindi i posti disponibili destinati ai msna e, dove è necessario, anche quelli ordinari all’interno delle comunità per i minori.

Federica Pacella