BEATRICE RASPA
Cronaca

Poliziotto travolto dal furgone: "Ho fatto una manovra azzardata"

Il conducente accusato di omicidio stradale ammette la svolta improvvisa. Il legale: "Non si dà pace"

Federico Troletti aveva 48 anni. Era un grande appassionato di sport

Federico Troletti aveva 48 anni. Era un grande appassionato di sport

Si è detto disperato e affranto per l’incidente tanto da non dormirci la notte. Dopo essersi accorto di aver sbagliato strada, aveva deciso di svoltare "pur sapendo di non poterlo fare" e in quel frangente non ha visto la moto che sopraggiungeva alle sue spalle. Udienza di convalida postuma ieri per il conducente del furgone, 71 anni, accusato dell’omicidio stradale del poliziotto motociclista Federico Troletti, 48 anni, che ha perso la vita il 22 aprile in uno schianto sulla Provinciale 510, e delle lesioni gravissime procurate alla cugina che sedeva in sella con lui. L’operaio, originario della Turchia, nelle scorse ore è comparso davanti al gip Andrea Guerrerio, al quale ha rilasciato dichiarazioni spontanee ammettendo di aver effettuato una manovra azzardata e di non darsi pace. "Il mio assistito è distrutto, non aveva mai fatto nulla del genere e non ha mai avuto problemi con la giustizia" spiega il legale, Luigi Farriello. "Le indagini sono comunque ancora in corso, sono stati disposti accertamenti tecnici irriperibili per ricostruire nei dettagli le responsabilità". Dipendente di un’azienda milanese impegnata in opere stradali a Brescia, l’operaio dopo lo schianto era stato arrestato e posto ai domiciliari. Il giorno seguente tuttavia, trattandosi di un arresto facoltativo, era tornato in libertà. Il magistrato, in virtù della incensuratezza e della condotta tenuta nell’immediatezza, non aveva ritenuto sussistenti le esigenze cautelari. Ieri non è stata disposta alcuna misura cautelare ma l’arresto è stato convalidato. L’incidente era avvenuto alle 15 a Piancamuno.

Troletti, fino a poco tempo fa in servizio alla Polstrada del distaccamento di Iseo e poi addetto all’ufficio passaporti di Darfo, viaggiava sulla sua moto Benelli verso Brescia. Seduta dietro di lui c’era la cugina di 41 anni. All’altezza dello svincolo per la Statale 42, uscita Darfo Bergamo, un furgone avrebbe appunto invertito la marcia, travolgendo il motociclista che lo seguiva. Troletti è morto sul colpo. La cugina è rimasta ferita gravemente. Nato a Cividate Camuno e residente a Malegno con la moglie e due bambine, il poliziotto era stato battezzato il “caimano“ del lago d’Iseo. Aveva lo sport nel sangue. Era un atleta eclettico che si dedicava con passione a numerose discipline. Ma è stato soprattutto il nuoto a rapirgli il cuore e a farlo conoscere. Il poliziotto è stato regista e protagonista di traversate di successo nei laghi lombardi.