FEDERICA PACELLA
Cronaca

Pm10, scatta il flash-smog: "L’Europa ci multerà"

Brescia, manifestazione davanti alla centralina dell’Arpa. Cinque giorni su sei oltre la soglia consentita. "Non è più tollerabile". .

Il presidio di protesta degli attivisti della rete “Basta Veleni”

Il presidio di protesta degli attivisti della rete “Basta Veleni”

Cinque giorni di allarme rosso Pm10 su 6 dall’inizio dell’anno a Brescia. Una condizione che accomuna la città a molte altre realtà della pianura padana, e che, per la verità, non è una novità, ma non è una buona premessa, considerando che il bonus europeo (il numero di giorni consentiti di sforamento dei limiti) dovrà essere ridotto da 35 a 18 giorni. Non hanno mancato di rimarcarlo gli attivisti della rete Basta Veleni, che hanno organizzato un nuovo flash-smog, dopo quello di fine anno, questa volta alla centralina Arpa del Villaggio Sereno. Il centro info per cittadini I soldi di tutti ha ricostruito i dati di superamento dei limiti di Pm10 grazie ai dati delle stazioni fisse fornite da Arpa Lombardia: 41 i giorni oltre la soglia alla centralina del Broletto, 56 a quella del Villaggio Sereno, 40 in via Tartaglia a Brescia, 70 a Rezzato, 33 a Sarezzo. Come sottolineato da Cesare Giovanardi, "si è in infrazione per tutte le medie del 2024 rispetto alle norme vigenti, ma le modifiche in corso sono ancora più restrittive". Obiettivo di lungo periodo è infatti di ridurre il limite massimo di Pm10 a 45 microgrammi/mc come media giornaliera, ed introdurre anche il limite giornaliero anche per le Pm2,5, a 25 microgrammi/mc (il 2 gennaio, si è arrivati ad una media di 76).

"Ci arrabattiamo a ragionare ancora sulle vecchie soglie di tolleranza della qualità dell’aria, con la nuova direttiva Ue che la Regione Lombardia ha di fatto bloccato – commenta Maurizio Bresciani – e a cui i Comuni subito si sono adeguati, senza opporre la ben che minima resistenza. Se poi vogliamo dircela tutta, è scandaloso che sindaci, assessori e consiglieri di maggioranza, sprovveduti o in malafede, sostengano che rispetto agli anni precedenti l’aria sia migliorata, nonostante, utilizzando ancora i vecchi parametri, i dati siano molto al di sopra dei livelli consentiti dalla legge, oramai superata, soprattutto, dopo che l’Oms ha ampiamente precisato che non è più tollerabile mantenere leggi di fatto in aperto contrasto con la nostra salute".

Gli attivisti ricordano anche che i dati potrebbero anche esser peggiori, visti i numerosi giorni non monitorati dalle centraline, in particolare per quanto concerne le Pm2.5. 5. Presente al presidio bresciano anche Paola Pollini, consigliera regionale M5s Lombardia, che si è impegnata a riportare in Consiglio regionale il tema della qualità dell’aria.