FEDERICA PACELLA
Cronaca

Più rifiuti e meno gas nell’aria: promossa A2A

Positivi i dati raccolti dall’Osservatorio sul termoutilizzatore, nel 2019 sono state conferite 75Omila tonnellate di rifiuti da tutta la Lombardia

di Federica Pacella

Aumentano le quantità di rifiuti conferiti al termoutilizzatore, ma il trend delle emissioni in atmosfera è in costante calo. Lo evidenzia il settimo rapporto dell’Osservatorio sul Tu, il primo degli osservatori istituiti dal Comune di Brescia (era il 1997). Nell’impianto di A2A, nel 2019 sono state conferite 735.506 tonnellate, di cui 218mila di rifiuti urbani (33.122 del Comune di Brescia) e 516mila rifiuti speciali da attività commerciali e produttive (124mila dal Bresciano). Nel 2020, le tonnellate conferite sono state 750mila, di cui 216mila rifiuti urbani (32mila dal Comune di Brescia) e 533mila rifiuti speciali (107mila dal Bresciano). Focus dell’osservatorio è soprattutto l’impatto ambientale dell’impianto sulla città, in termini di emissioni in atmosfera. "In questa edizione – spiega Miriam Cominelli, assessore all’Ambiente del Comune di Brescia – abbiamo affrontato anche il tema dei cambiamenti climatici, in cui i Tu è coinvolto visto che il teleriscaldamento copre il 70% di fabbisogno cittadino, aiutato anche dal calore recuperato da Alfa Acciai e Ori Martin".

I dati delle concentrazioni per i diversi macroinquinanti, illustrati dall’esperta in fisica ambientale Maria Chiesa, mostrano numeri ampiamente sotto i limiti. In calo negli ultimi anni le emissioni di ossidi di azoto e ammoniaca, mentre il trend è più altalenante per l’ossido di carbonio. Attenzionati anche Pcb e diossine, anche se, come sottolineato da Giulio Sesana (già direttore di Arpa Brescia), "per le diossine non sono state verificate al suolo concentrazioni significative. In questo momento, per l’impianto di Brescia, non rappresentano il perno centrale dei problemi, come invece altri inquinanti come gli ossidi di azoto". Questi ultimi saranno ulteriormente abbattuti quando andrà a regime, nel 2023, il progetto Flue gas cleaning, che porterà alla riduzione del limite emissivo da 200 a 60 microgrammi per metrocubo.

Nel complesso, il trattamento e smaltimento dei rifiuti risulta “responsabile“ dello 0,31% delle emissioni di Pm10 dell’agglomerato di Brescia (la combustione non industriale pesa per il 36,8%) e del 4,2% di anidride carbonica equivalente. "Il saldo tra Co2 emessa e quella evitata portando i rifiuti in discarica è positivo", sottolinea Alessandro Carilli, ingegnere di A2A. Positivo il giudizio anche delle associazioni ambientaliste. Resta il tema dello smaltimento dei residui di filtrazione: oggi si riescono a recuperare solo in parte (45% nel 2019, 32% nel 2020) per lo più in Germania, mentre in Italia, l’assenza di mercato e le normative rendono possibile come unica destinazione la discarica.