Strage Piazza Loggia, Tramonte: "Pronto a incontrare Milani, non ho ucciso sua moglie"

Condannato all'ergastolo con Carlo Maria Maggi

Maurizio Tramonte (Ansa)

Maurizio Tramonte (Ansa)

Brescia, 27 dicembre 2017 - "Sono pronto ad incontrare Milani, ma gli direi che non sono stato io a uccidere sua moglie". Lo ha detto al suo legale in carcere Maurizio Tramonte, condannato all'ergastolo con Carlo Maria Maggi, per la strage di Piazza Loggia e che due giorni prima di Natale ha incontrato a Rebibbia, dove si trova da una settimana dopo l'estradizione dal Portogallo, il suo legale Marco Agosti.

Manlio Milani, presidente dell'associazione familiari vittime della strage e che il 28 maggio 1974 in Piazza Loggia ha perso la moglie, si era detto pronto ad incontrare Tramonte "a patto che riconosca la sentenza. Adriano Sofri quando fu condannato - ha aggiunto Milani - non esitò ad entrare in carcere e non esitò a dire di sentire una responsabilità morale rispetto alla morte di Calabresi pur spiegando che lui non aveva ordinato l'omicidio di Calabresi. Anche Tramonte dovrebbe assumersi le proprie responsabilità".