BEATRICE RASPA
Cronaca

Il prete arrestato per violenza sessuale era già stato allontanato 12 anni fa da Adro

L’ex parroco di San Paolo accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di sei parrocchiani adolescenti. La Curia ha preso posizione: “Vicenda dolorosa, collaborazione con la magistratura”

Don Ciro Panigara, immortalato sul pulpito durante una messa

Don Ciro Panigara, immortalato sul pulpito durante una messa

Brescia, 17 aprile 2026 – “Il dramma dei minori vittime di abusi non può essere in alcun modo sottovalutato e, tanto meno, eluso, a maggior ragione se coinvolge sacerdoti. Ma la delicatezza della situazione di chi si trova accusato di una colpa tanto grave, in ogni caso, esige rispetto e cautela”.

Poche ore dopo l’esecuzione della misura cautelare - ai domiciliari -nei confronti di Don Ciro Panigara, 48enne di Ghedi ex parroco di San Paolo accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di sei parrocchiani adolescenti, la Curia ha preso posizione.

“Il provvedimento emesso è forte e doloroso - sottolinea il portavoce, don Adriano Bianchi - Confidiamo che si giunga il più rapidamente possibile a chiarire fatti e responsabilità. Manifestiamo la nostra vicinanza a tutte le persone coinvolte in questa dolorosa vicenda, assicurando piena collaborazione alla magistratura”.

Chi è

Nato a Ghedi, formazione all’istituto Bonsignori di Remedello, don Ciro prima dei voti per un periodo aveva fatto l’elettricista. Tra una riparazione e l’altra prese “la scossa da Dio”, ed entrò in seminario, aveva dichiarato in un’intervista. Vestì l’abito talare nel 2004 a 27 anni, iniziando come vicario alla parrocchiale di Isorella, dove rimase fino al 2008. Quell’anno si trasferì ad Adro, come curato.

E fu allora, stando alle indagini, che avrebbe riservato attenzioni morbose, palpeggiando e in un caso facendosi palpeggiare, a cinque adolescenti tra gli 11 e i 13 anni. Nessuno denunciò formalmente, ma le voci iniziarono a circolare e nel 2013 don Ciro fu allontanato e trasferito in Poliambulanza, a Brescia.

Trascorse tre anni da cappellano in ospedale, quindi nel 2016 assunse i panni di curato tra Leno, Milzanello e Porzano. Vi rimase fino al 2022, poi fu nominato amministratore della parrocchia di Visano. Il 20 ottobre 2024, superato positivamente un periodo di affiancamento psicologico interno alla chiesa, era tornato a contatto con i ragazzi: parroco a San Paolo.

Dimissioni

Le dimissioni di don Ciro Panigara erano state reste note dal vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada, con una lettera alla comunità
Le dimissioni di don Ciro Panigara erano state reste note dal vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada, con una lettera alla comunità

Ma a inizio anno ha di colpo rassegnato le dimissioni, annunciate ai fedeli domenica 5 gennaio da una lettera del vescovo Pierantonio Tremolada letta dall’altare da un sostituto del don.

La vacanza in oratorio

Emersi “elementi di criticità” tali da rendere opportuna l’interruzione “immediata” della sua attività parrocchiale, recitava lo scritto. Un ragazzino infatti, all’indomani di una vacanza di tre giorni in oratorio il dicembre precedente, aveva confidato a un’educatrice il presunto abuso: mentre gli amici dormivano in sacco a pelo, essendo lui sprovvisto di materassino, sarebbe stato invitato dal prete a stendersi sul proprio.

In quel frangente, l’adulto gli avrebbe preso la mano e se la sarebbe infilata nelle mutande. Affrontato dall’educatrice, dal minore e da altri due catechisti, informata la Curia della vicenda, don Ciro ha fatto un passo indietro.

Nessuno però ha informato i carabinieri, che hanno iniziato ad approfondire quelle improvvise dimissioni. Erano state precedute, si è scoperto, da un altro allontanamento nel 2013 da Adro per una “criticità” simile: appunto quella vicenda di ragazzini che giocavano al pc sulle gambe del sacerdote. Riascoltati dal magistrato, tutti i ragazzini hanno confermato le molestie. Non proverebbero astio, avrebbero dichiarato. Solo senso di colpa per non avere parlato prima.