Palazzolo, rissa fra vicini con botte da orbi: gravi madre e figlio

Entrambi sono stati ricoverati in prognosi riservata. Più serie le condizioni del giovane. Un uomo è in stato di fermo

Palazzolo sull'Oglio

Palazzolo sull'Oglio

Poco è mancato affinché una lite tra vicini di casa si trasformasse in un nuovo caso di "Erba" o nella replica dell’omicidio di Treviglio. Questa volta, a farla da protagonista, anziché pistole, coltelli e spranghe, sono apparsi bastoni e pugni trasformati in armi micidiali, usate con inaudita violenza. Madre e figlio, ora in ospedale sono stati quasi uccisi durante una lite condominiale scatenatasi, pare, per futili motivi.

Non la prima, sembrerebbe, avvenuta tra due famiglie di origini marocchine, che abitano al quartiere De Gasperi di Palazzolo sull’Oglio, un’area costruita massicciamente al tempo del cooperativismo, dove tante villette a schiera e abitazioni molto simili si rincorrono fino a lambire il confine con la provincia di Bergamo.

I fatti sono accaduti qui: in un rione che, negli anni 50-60, ha cominciato a diventare sempre più popoloso, richiamando prima dipendenti pubblici, impiegati e operai e, poi, più recentemente, molti stranieri, tanto da trasformarsi in una zona multietnica dove, comunque, non si sono mai registrati gravi fatti di cronaca nera legati a pestaggi o rapina.

Solo una volta un’auto usata per un furto è stata trovata bruciata vicino alla palazzina teatro della violentissima lite, non distante dal cimitero della città dell’ovest bresciano. Chi vive al quartiere De Gaspari, italiano, straniero e italiano naturalizzato è bene integrato e la vita, normalmente, scorre tranquilla. Tranne in qualche caso, come spesso avviene nella palazzina dove vivono le due famiglie nordafricane, che spesso danno in escandescenze per motivi che ieri nessuno ha voluto raccontare ai cronisti.

La casa si trova in via Romana: strada dove si affacciano case popolari, un pub frequentato dai giovani e alcune ville più antiche. In fondo sorgono i condomini, tra cui quello teatro dei fatti. Più in là si arriva a Castelli Calepio oppure si può deviare per Palosco o per Telgate. Erano le sette del mattino quando il trambusto ha svegliato i residenti, forse dopo una notte di accese discussioni.

L’arrivo delle sirene non è passato inosservato. Diverse auto dei carabinieri, difatti, sono dovute intervenire per sedare la violentissima lite consumatasi tra i residenti di due appartamenti sovrapposti. Ad avere la peggio sono stati madre e figlio, che vivono al piano superiore rispetto a dove si è consumata la tragedia. Il più grave è il ragazzo, che è stato trasportato in elicottero in prognosi riservata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. La madre, pure lei grave, è invece stata portata agli Spedali Civili di Brescia. Anche un altro uomo ha dovuto esser condotto in ospedale.

Al momento una persona è stata fermata per lesioni gravi, mentre altre due sono state denunciate. Il riserbo delle autorità sul fatto è totale. Sul posto c’erano i carabinieri della Compagnia di Chiari coordinati dal colonnello Carlo Pessini. Nelle prossime ore si attende la convalida dell’arresto. Non si escludono ulteriori risvolti nella vicenda, che ha lasciato attonita la comunità palazzolese.