Paga da fame, la vigilanza nei musei bresciani si ferma

Paga oraria inaccettabile per i lavoratori della vigilanza e accoglienza: così il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane a Capo di Ponte e il Museo Archeologico Nazionale di Cividate Camuno restano chiusi, almeno fino a domani. La vicenda riguarda i siti gestiti dal Polo Museale della Lombardia, organo del Ministero per i beni culturali, a cui afferiscono 13 realtà lombarde, di cui 7 nel Bresciano. A supporto dei dipendenti, il Ministero ha rinnovato l’appalto per 27 lavoratori esterni di vigilanza e accoglienza, di cui 11 nei due siti della Val Camonica, dove, vista la cronica carenza di personale, sono fondamentali per garantire le aperture. Proprio qui si registra la maggiore criticità, come spiega Marcello Marroccoli, segretario generale aggiunto Cisl Brescia, che sta seguendo la vicenda con Francesca Danesi per la Cgil Brescia. Surreale la modalità con cui la ditta aggiudicataria ha condotto il rinnovo del contratto, che sarebbe dovuto partire l’1 dicembre. Solo alle 15,30 del 30 novembre i sindacati sono stati chiamati per la trattativa; alle 18,30, i lavoratori avrebbero dovuto firmare i contratti nel parcheggio di un centro commerciale, dove però non si è presentato nessuno della ditta. Alle 21,15, il contratto è stato inviato via mail, con punti ancora controversi. "Il precedente contratto era di 5,80 euro all’ora, adesso è inferiore. Noi chiediamo che ai lavoratori vadano almeno 6 dei 20 euro che il Ministero paga alla cooperativa, 40 centesimi all’ora in più di quanto proposto". F.P.