
CASLINO D’ERBA (Como)
La criminalità non si sconfigge solo nelle aule dei tribunali, il vero riscatto arriva quando la comunità si riappropria delle risorse, sotto forma di beni e terreni confiscati com’è capitato ieri mattina a Caslino d’Erba. Alla festa organizzata dall’Amministrazione comunale per celebrare la consegna del campo confiscato alla criminalità organizzata, che grazie al Circolo Ambiente “Ilaria Alpi“ e la cooperativa “Il Seme“ ospiterà degli orti didattici, c’erano tanti sindaci, i consiglieri regionali e l’onorevole Nicola Molteni, sottosegretario al Ministero dell’Interno.
"La confisca dei beni può essere uno strumento di grande efficacia e ha un valore simbolico, prima ancora che economico – ha spiegato il sindaco, Marcello Pontiggia –. La sua valenza simbolica si esprime solo se il bene confiscato diventa effettivamente un bene della comunità.
Se viene vissuto, usato e goduto dalle persone e se diventa uno strumento per attivare iniziative sociali, culturali ed economiche".
Un “bene comune“ come ha sottolineato il direttore di Coldiretti Como-Lecco, Rodolfo Mazzucotelli, che ha partecipato all’inaugurazione.
"Legalità, socialità e trasparenza sono valori condivisi importantissimi per Coldiretti Como Lecco – ha ricordato – è quindi un piacere e un onore condividere questo momento". A prendere in consegna l’area rimessa a nuovo Roberto Fumagalli e Marco Martinelli a nome del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" e della Società Cooperativa Sociale comasca "Il Seme" tecnico scientifico per la legalità e il contrasto delle mafie, guidato dal professor Nando Dalla Chiesa.
Il terreno confiscato verrà utilizzato per la coltivazione biologica di prodotti tipici locali all’avviamento di un orto didattico per le scuole.
Roberto Canali