Orsi, lupi e lince nel Bresciano: gli avvistamenti sono in crescita

La polizia provinciale ha mappato per anni i loro spostamenti di Federica Pacella

Un bellissimo esemplare di orso in uno scatto allo scoperto

Un bellissimo esemplare di orso in uno scatto allo scoperto

Brescia, 7 marzo 2015 - Chi ha paura dell’orso bruno? Di certo non la Polizia provinciale bresciana che ha seguito un articolato percorso di formazione per gestire il ritorno dell’animale sui monti bresciani. Tra i 1999 ed il 2002 dieci orsi bruni, 3 maschi e 7 femmine, sono stati rilasciati nel Parco Adamello Brenta, nella provincia di Trento, dove erano a rischio estinzione. Il nuovo habitat deve essere stato di loro gradimento: dal 2002 al 2013 sono nati 77 orsetti. Se le femmine sono rimaste in Trentino, i giovani maschi si sono spostati nei dintorni in esplorazione.

Nella nostra provincia, nel 2014 c’è stato un boom di avvistamenti. Le segnalazioni sono state ben 19, mentre negli anni passati erano sempre state poche unità. Un ritorno alle origini, verrebbe da dire. Nella nostra provincia, infatti, gli orsi ci sono sempre stati, come dimostrano toponimi geografici quale “Bait de l’Ors” in Val Saviore o “il Còrèn dè l’Orsehèlù” a Esine. Scomparsi nel ventesimo secolo, ora la tendenza si sta invertendo. Secondo il rapporto della Polizia provinciale di BRescia, nel 2014 è stata accertata la presenza di almeno 3 orsi maschi. Si tratta di: M29, avvistato tra Paspardo e Cimbergo; MJ2G1, a Berzo Demo; M25, che si è fatto notare in Val Cané, dove ha banchettato con qualche ovino, e che ora è in letargo in Lombardia. Di altri 3 individui sicuramente presenti in Alto Garda e Alta Valle Camonica e sui crinali tra la Val Camonica e la Val Trompia non è stata accertata l’identità.

PRESENZE Un bellissimo esemplare di orso in uno scatto allo scoperto. A sinistra, la lince fotografata a TremosineAN24WM Braunbaer Nadelwald Karelia Nord Ost Finnland European Brown bear in Finland orso bruno

La presenza dell’orso crea inevitabilmente alcuni problemi e conflitti sociali a causa dei danni che procura a greggi, allevamenti di bestiame domestico e agli alveari, anche se nel 2014 si sono verificati solo 3 danni certamente causati dagli orsi (predazione di pecore e capre). Non fondate invece le accuse rivolte a M25 in zona Mortirolo, dove gli erano stati attribuiti danni provocati in realtà da cani vaganti incustoditi. Il personale del Corpo di Polizia Provinciale ha, comunque, sempre collaborato con i Comuni fornendo tutte le informazioni del caso. I controlli saranno intensificati a partire dalla primavera, quando terminerà il letargo.

Occhi aperti anche per i lupi che, a differenza dell’orso bruno, sono ritornati in modo totalmente spontaneo. Nel 2014 si sono avute le prime segnalazioni attendibili di presenza di singoli lupi sul territorio provinciale in Alta Val Camonica e in Alto Garda. Dopo 170 anni dall’ultimo abbattimento di Vezza d’Oglio, infine, Brescia ritrova anche un altro animale: un esemplare di lince, un maschio di 6 anni, B132, arrivato dal Trentino e ricomparso in Alto Garda.