Ora servono nuove politiche pubbliche

Elisabetta

Notarnicola*

invecchiamento è la più grande sfida del welfare italiano per numerosità di cittadini per la quale è rilevante e il territorio Lombardo non ne è esente. Sebbene le performance del sistema pubblico lombardo siano lievemente migliori di quelle medie nazionali, siamo ancora lontani da risposte risolutive. Gli investimenti fatti negli anni nella residenzialità hanno fatto si che il sistema Rsa lombardo sia uno dei più solidi (e, grazie alla professionalità dei gestori, anche innovativo) nel panorama italiano. Molto meno si è investito sull’assistenza domiciliare facendo si che la Lombardia sia una delle regioni con il più alto numero di “badanti”, data anche la struttura sociale ed economica della regione e delle sue grandi città, Milano su tutte. Il sistema della residenzialità è però ora in crisi anche in questo contesto. Il raccordo tra Rsa e sistema sanitario regionale è sempre stato molto debole e ancora di più questo si è verificato dopo e durante Covid19. Le persone anziane accolte in struttura sono sempre più gravi in termini di salute e richiedono interventi sempre più intensi e costosi. Questo fa aumentare i costi gestionali ma non ha fatto aumentare negli anni le tariffe da parte della regione con la conseguenza che sono state spesso le famiglie a dover assorbire questi costi. Ora le strutture fanno i conti anche con la crisi del personale, che riguarda la carenza numerica ma anche una messa in discussione delle professioni e dei ruoli. Se le Rsa sono nate come luoghi di assistenza deputati al benessere e al mantenimento delle condizioni in età anziana, ma si sono poi trasformate in strutture che gestiscono casi complessi vicini alla riabilitazione o al ricovero ospedaliero, quale deve essere il ruolo di un infermiere, un medico o un operatore sociosanitario in Rsa? Che competenze deve avere? Come può e deve essere organizzata l’assistenza stante la limitatezza delle risorse? Quesiti affrontati dai gestori delle strutture, lo raccontano nei dati del nostro Osservatorio Oltc Cergas Sda Bocconi Essity, ma che devono diventare temi anche della programmazione sanitaria e sociale regionale.

* Coordinatore Osservatorio Long Term Care

Cergas Sda Bocconi