
Omicidio stradale (Ansa)
Brescia, 22 marzo 2016 - Sono 1100 le incriminazioni per omicidio colposo da incidente stradale in Italia e la provincia di Brescia è al secondo posto tra quelle che hanno fatto rilevare una maggiore frequenza in rapporto alla popolazione residente. I dati, pubblicati in un'analisi condotta dal DAS, compagni veronese di Generali Itaia, vedono in vetta Ravenna e al terzo posto Aosta. “Con l’approvazione da parte del Senato del disegno di legge sull’omicidio stradale - afferma Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di DAS - sta crescendo l’esigenza di tutelare la propria mobilità con una copertura di tutela legale, in primis per garantirsi un’ampia protezione in ambito penale”.
A Ravenna le denunce per omicidio colposo da incidente stradale hanno una media di 1 ogni 18.700 abitanti circa. Seconda è Brescia con una denuncia ogni 19.200 residenti circa e qui dal 2010 a oggi sono quasi raddoppiate (66 nel 2014). Al terzo posto sono quasi appaiate Aosta e Trieste con un’incriminazione ogni 21.400 abitanti circa. Pochissime, invece, le incriminazioni per omicidio colposo da incidente stradale a Catanzaro dove si sono quasi azzerate rispetto al 2010 (13) ma anche a Lecco e Taranto. Calabria, Sicilia e Puglia, sono state, invece, le regioni dove il maggiore numero di denunce per omicidio colposo da incidente stradale non hanno trovato un colpevole, rispettivamente 38,5%, 32,7% e 27,8% dei casi. Quarta è la Lombardia con quasi il 23% di incidenti stradali colposi nei quali non è stato possibile individuare il colpevole entro l’anno in cui è avvenuto.