L’omicidio nautico è legge nel nome di Greta e Umberto, i fidanzati travolti da un motoscafo sul lago di Garda

Oggi i due turisti tedeschi, che causarono la morte della coppia, rischierebbero fino a 18 anni di carcere, invece dei 4 anni e sei mesi e dei 2 anni e sei mesi inflitti in primo grado

Greta Nedrotti e Umberto Garzarella
Greta Nedrotti e Umberto Garzarella

L’omicidio nautico è legge. Da oggi chi si mette alla guida di un natante in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti e provoca un incidente in acqua rischia pene severe come quelle previste per l’omicidio stradale. Se questa normativa fosse stata in vigore un paio di anni fa, quando Christian Teismann e Patrick Kassen, con il loro motoscafo travolsero sul lago di Garda il gozzo di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, entrambi deceduti, per i due turisti tedeschi ci sarebbero state condanne ben più pesanti rispetto ai quelle inflitte: 4 anni e 6 mesi in primo grado per Patrick (che era al timone) e 2 anni e 6 mesi per l’amico. 

Omicidio nautico come quello stradale

La proposta di legge sull'introduzione del reato di omicidio nautico e di lesioni personali nautiche, approvata oggi dalla Camera in via definitiva con 268 voti favorevoli e uno contrario, ha avuto un forte impulso anche alla luce della tragedia nel Golfo di Salò e della mobilitazione dei familiari delle vittime. La proposta di legge, di iniziativa parlamentare, si rifà alla normativa del reato di omicidio stradale e punisce, con la reclusione da 2 a 7 anni, chiunque, alla guida di una “unità da diporto, cagioni per colpa la morte di una persona avendo agito in violazione delle norme sulla disciplina della navigazione marittima o interna”. Il provvedimento, che porta la firma dei senatori di Fratelli d'Italia Alfredo Balboni e Guido Quintino Liris, aveva già ottenuto il via libera dal Senato a febbraio e, non essendo intervenuta alcuna modifica a Montecitorio, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sarà dunque legge.

Calderone: “Norma che doveva essere approvata prima”

Nel suo intervento in aula Tommaso Calderone di Forza Italia ha ricordato Greta e Umberto: “Non possiamo dimenticare due ragazzi innocenti che sono morti a Salò. Finalmente vedremo sanzioni che saranno giuste per fatti gravissimi come quelli commessi sul Garda. Si tratta di una norma che probabilmente doveva essere approvata prima”. Prima che l'aula licenziasse il provvedimento in via definitiva, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha ricevuto a Montecitorio i familiari di Umberto Garzarella. 

I familiari di Umberto Garzarella a Montecitorio con il presidente Lorenzo Fontana
I familiari di Umberto Garzarella a Montecitorio con il presidente Lorenzo Fontana

Aggravanti e attenuanti

Nel testo, si prevedono anche alcune aggravanti (le stesse dell'omicidio stradale) come l'aver commesso il fatto in stato di ebbrezza superiore a 1,5 g/l o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope (reclusione da 8 a 12 anni); in stato di ebbrezza compreso tra 0,8 g/l e 1,5 g/l se il conducente dell'imbarcazione esercita attività di trasporto di cose o persone (reclusione da 8 a 12 anni); in stato di ebbrezza compreso tra 0,8 g/l e 1,5 g/l (reclusione da 5 a 10 anni); senza possedere la patente, ovvero se la patente è stata sospesa o revocata (nei casi in cui questa è richiesta) oppure con una unità da diporto di proprietà dell'autore del fatto sprovvista di assicurazione obbligatoria. La pena è invece diminuita fino alla metà se l'evento non è esclusiva conseguenza dell'azione o dell'omissione del colpevole. 

La sorella di Umberto Garzarella stringe la mano al presidente Lorenzo Fontana
La sorella di Umberto Garzarella stringe la mano al presidente Lorenzo Fontana

Pene fino a 18 anni e arresto in flagranza

Nel caso in cui dall'evento derivi la morte di più persone, ovvero la morte di una o più persone e lesioni a una o più persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni aumentata fino al triplo, ma comunque senza superare i 18 anni di reclusione. Si punisce poi con il carcere fino a 3 anni chiunque procuri per colpa lesioni gravi o gravissime, sempre in violazione delle norme sulla disciplina della navigazione marittima o interna. Nello stesso provvedimento si prevedono anche tutti i casi in cui possa scattare l'arresto in flagranza. Arresto che invece non ci potrà essere se il conducente si ferma subito e presta o attiva i necessari soccorsi e si mette immediatamente a disposizione degli organi di polizia giudiziaria.