Prevalle, altri otto indagati per l'omicidio di Jessica Mantovani

L'ipotesi iniziale era il suicidio, ma l'autopsia ha rivelato che si tratterebe di omicidio

L'omicidio di Jessica Mantovani a Prevalle

L'omicidio di Jessica Mantovani a Prevalle

Prevalle (Brescia), 21 dicembre 2020 - Un colpo di scena dopo l’altro. Jessica Mantovani , 37enne bresciana, venne trovata senza vita nel giugno del 2019. Inizialmente gli inquirenti avevano ipotizzato il suicidio, ma l’esito dell’autopsia aveva fatto emergere un’altra verità. Jessica era stata presa a calci e pugni e poi gettata nella centrale idroelettrica di Prevalle, nel Bresciano.

Nel registro degli indagati furono così iscritte qualche mese dopo due persone: Giancarlo Bresciani, 50 anni, e il 24enne Marco Zocca. Vicini di casa e amici della vittima con i quali Jessica aveva trascorso l’ultima serata. L’accusa, omicidio volontario e distruzione di cadavere. A casa del più anziano gli inquirenti trovarono tracce di sangue, della donna uccisa. Bresciani e Zocca restano indagati a piede libero, ma ora l’inchiesta ha avuto un ulteriore impulso.

La Procura ha iscritto nel registro degli indagati altre otto persone – tutte residenti in zona – che avrebbero partecipato alle operazioni di occultamento del cadavere.