"Nessuna tutela. E sui social vince l’odio"

Laura Bianchi Frigerio di Arcigay Orlando esprime preoccupazione per le scelte politiche che impattano sulle persone transgender a Brescia, evidenziando discriminazioni e mancanza di sostegno per i minori in transizione. Critica l'assenza di un centro per minori e denuncia l'odio sui social.

"Nessuna tutela. E sui social vince l’odio"

"Nessuna tutela. E sui social vince l’odio"

"Quello che preoccupa, oggi, sono le scelte politiche che impattano pesantemente sulle nostre vite e che stanno sdoganando anche le menti più folli". Non ha dubbi Laura Bianchi Frigerio (nella foto), che, all’interno di Arcigay Orlando, segue La fenice – Spazio T, spazio di incontro per le persone trans (ma anche per le persone alla ricerca, per i parenti). All’associazione sono arrivati pochi casi di discriminazione eclatanti, si parla di 2 o 3 negli ultimi mesi, per lo più su persone T, queer o no binary. "Il problema dell’associazione parte dall’alto, perché c’è un clima di sdoganamento generale anche dell’insulto, una sorta di via libera ai più estremisti di poterci dare addosso". Preoccupa, ad esempio, la scelta dell’Italia di non sottoscrivere la dichiarazione per la promozione delle politiche europee a favore della comunità Lgbtiq+, ma anche il tentativo in Lombardia di vietare la somministrazione di bloccanti ai minori. "In Lombardia non c’è questa possibilità – ricorda Frigerio – in nessun centro, per cui è chiaro che il tentativo di dire no era solo una questione ideologica". Una chiusura che, però, fa male soprattutto ai minori che intraprendono un percorso (già di per sé difficile di transizione). "A noi è stato detto chiaramente che a Brescia non ci sarà mai un centro per i minori – sottolinea Frigerio –. Quando vogliono togliere i bloccanti, quando mettono l’Iva al massimo sui medicinali salva vita, è chiaro che sono scelte politiche contro determinate persone. Quanto tempo ci vorrà per arrivare all’accettazione delle persone transgender?". Sottovalutato è poi l’odio sui social. "Ci vogliono le spalle larghe per poter reggere certi commenti" sottolinea Frigerio. F.P.