B.RAS.
Cronaca

Neonata abbandonata fuori dall’ex seminario, ora ha una nuova famiglia

La piccola è stata affidata a una coppia che vive fuori dalla provincia bresciana

Via Bollani, dove è stata trovata la neonata

Brescia, 15 GENNAIO 2017 - La piccola Lucia Maria ha trovato famiglia. La neonata abbandonata da mani sconosciute la mattina del 10 dicembre davanti all’ex seminario vescovile di via Bollani in città è stata affidata a una coppia che vive fuori dalla provincia bresciana. E lei, battezzata Lucia Maria perché chi l’aveva recuperata guizzante di vita nuda, ancora il moncone del cordone ombelicale attaccato, aveva collocato la sua nascita nei giorni compresi tra l’Immacolata e Santa Lucia, oggi ha un nuovo nome. Un nome top secret, così come è segreta la località in cui vive per ovvie questioni di riservatezza.

Il Tribunale dei minori il 3 gennaio ha emesso nei suoi confronti un provvedimento di collocamento provvisorio. Si tratta di un atto tecnicamente definito «affido a rischio giuridico», il primo passaggio dell’iter delle adozioni nazionali, al termine del quale se tutto procederà senza problemi scatterà l’affido pre-adottivo e infine l’adozione vera e propria, quella definitiva. I giudici hanno accolto la richiesta della Procura minorile che aveva sollecitato un collocamento lontano da Brescia, così da mettere una distanza fisica tra il passato di abbandono vissuto dalla piccola e la sua futura vita.

La bimba era stata avvistata alle nove del mattino un mese e mezzo fa da un pensionato che si recava all’ex seminario per seguire un corso di musica. Poco prima di suonare il campanello Mario Di Noia aveva notato adagiata sul marciapiede una vaschetta bianca. All’interno c’era un fagotto creato con un asciugamano e una coperta dai quali sembrava provenire uno squillante miagolio. «Pensavo si trattasse di un gattino abbandonato, invece quando mi sono avvicinato ho visto spuntare due manine meravigliose» aveva raccontato commosso l’anziano. Di Noia era corso in portineria ad avvertire il custode, Marku Zef. I due hanno raccolto la bambina tutti tremanti, l’hanno portata al caldo e hanno avvertito il 112 (nella foto, i carabinieri sul posto). Poi la bimba, 2 chili e duecento grammi, è stata trasferita alla Neonatologia del Civile. Trascorsi 20 giorni durante i quali si è atteso che i genitori venissero a riconoscerla, cosa che non è avvenuta, è stata avviata la procedura di adottabilità. B.Ras.