Brescia, giro di vite sulla 'mala movida': locali chiusi all’una e steward

Il sindaco firma l’ordinanza e mette in campo gli "sceriffi" a vigilare sul popolo della notte

Un'immagine di repertorio di movida a Brescia (Fotolive)

Un'immagine di repertorio di movida a Brescia (Fotolive)

Brescia - Locali chiusi all’1.30 nelle serate di venerdì e sabato: così Brescia prova a contenere la “mala movida“ al Carmine, in vista dei maggiori afflussi attesi per Capitale della Cultura. L’ordinanza sarà firmata dal sindaco, Emilio Del Bono, per gennaio e febbraio, nelle serate dei week-end. I locali, va detto, avevano già provato ad auto-regolamentarsi, chiudendo tutti alle 2, per disincentivare frequentazioni maleducate. Non tutti però hanno aderito o, comunque, hanno rispettato l’impegno, per cui da gennaio arriverà l’ordinanza.

«L’orario dell’1.30 è molto ragionevole – spiega il primo cittadino -. Lo facciamo per il venerdì ed il sabato, che sono le due giornate in cui c’è la maggiore presenza, che comporta qualche problematica di convivenza". Non è escluso, poi, che possa proseguire il progetto “Keep calm and enjoy Brescia“, sperimentato già nel week-end di Natale e poi nel prossimo, e che prevede la presenza di tre gruppi di 5 steward deputati a ricordare ai ragazzi le regole di convivenza civile contenute nel regolamento di Polizia Locale, scoraggiando schiamazzi, abbandono di rifiuti, musica da alto volume fino all’alba (il servizio costa 3240 euro a week-end). Il progetto è gestito da personale specializzato della società Top Secret Servizi Fiduciari Srl, dotato di radio e di casacca ad alta visibilità, col coordinamento di un responsabile in stretto collegamento con il Comando della Polizia Locale.

«Se migliaia di persone sono fruitori di una parte della città è un fatto positivo – commenta il comandante della Polizia Locale, Roberto Novelli -. Poi ci sono delle frange che possono generare insicurezza. La sperimentazione degli steward è stata vagliata anche dal Comitato ordine e sicurezza pubblica. Saranno valutati gli esiti". Quanto alla Ztl, la Loggia non ha intenzione di fare passi indietro, mentre è disponibile ad un ragionamento sulla pedonalizzazione, con la possibilità di ridurre il perimetro in via Battaglie. L’obiettivo è arrivare preparati a Capitale della Cultura, quando in città si aspetta l’arrivo di visitatori che andranno ad incrementare i numeri della movida. Una questione di sostenibilità dei grandi numeri, che non riguarda solo la città: anche il Garda si sta confrontando, infatti, con l’esigenza di conciliare presenze sempre più numerose di turisti con l’ecosistema del lago.

«I primi dati delle presenze turistiche del 2022 – spiega Massimo Ghidelli, presidente Consorzio Garda Lombardia – parlano di oltre 7,9 milioni di presenze sulla sponda bresciana, più dei 7,8 milioni del 2019. Si stima di arrivare a 27 milioni di pernottamenti per tutto il lago, più di Liguria, Campania e Sicilia messi insieme. Un successo che si spiega con la qualità offerta, e che impone anche una riflessione sulla sostenibilità".