
Il ferito è stato trasportato in ospedale a Verona (Archivio)
Moniga del Garda, 30 luglio 2024 – La buona notizia è che il malcapitato sembra che non perderà le gambe. Ma ha comunque rimediato lesioni serie all’arto destro. La cattiva invece è che il conducente dell’imbarcazione in manovra che l’ha urtato è risultato positivo all’alcoltest. E la cosa ha generato polemiche, ed è stata rilanciata anche dal Codacons con un esposto.
Sono gli sviluppi dell’incredibile incidente capitato nel tardo pomeriggio di domenica scorsa nel porto di Moniga. Un trentenne milanese, un ex dipendente di una nautica del posto, si trovava sul Garda per qualche giorno di vacanza. L’altra sera intorno alle 18 era seduto sul pontile con le gambe che sporgevano nel vuoto verso il lago quando una barca a motore che tentava l’attracco in porto l’ha centrato in pieno ferendolo agli arti. Pare che l’uomo ai comandi del motoscafo abbia completamente sbagliato a manovrare il natante, anziché frenare avrebbe dato un’accelerata, finendo con lo sbattere violentemente contro il pontile.
La carena della barca in movimento ha travolto il turista, schiacciato anche dalla pesante ancora in ferro. La scena è capitata sotto gli occhi di decine di persone a passeggio. Il trentenne è stato prima soccorso dagli amici, poi da alcuni volontari, infine dai soccorritori inviati sul posto dal 118, che lo hanno trasferito in codice giallo all’ospedale Borgo Trento di Verona.
Da subito l’uomo è apparso non in pericolo di vita, ma a preoccupare era appunto la gravità delle ferite alle gambe. Ferite che alla fine si sono rivelate comunque importanti - i tendini della gamba destra sono lesionati e la tibia è fratturata - ma non sono così drammatiche come si era temuto in un primo momento.
Nelle ore seguenti si è poi appreso che il diportista sarebbe risultato positivo all’alcoltest. La vicenda è stata ripresa anche dal Codacons, che ha presentato un esposto in procura. “Lo stato di ebbrezza in acqua è un problema non arginato, l’alcol continua a mietere vittime anche nei laghi è necessario trovare degli stratagemmi. Potrebbe essere utile introdurre postazioni di controllo in ciascun porto”.