FEDERICA PACELLA
Cronaca

Minori, svolta riabilitativa: dopo il reato c’è la messa alla prova in Università

Brescia, innovativo progetto di giustizia riparativa: per la prima volta un ateneo al centro del percorso di riabilitazione

Polizia e minorenni

Polizia e minorenni

L’Università Cattolica di Brescia apre le porte ai minori autori di reato: si tratta del primo progetto di giustizia riparativa e riabilitativa in Italia. Si chiama “Messa alla prova in Università“ il progetto ideato dal Servizio di Psicologia Clinica e Forense e dal Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica, con la partecipazione della Direzione Generale per la Giustizia minorile e di comunità del Ministero di Grazia e Giustizia, che potrebbe diventare un modello da esportare. Il progetto non nasce dal nulla. Negli scorsi anni, con Trekking Therapy, un gruppo di ragazzi adolescenti colpevoli di reati minori legati al furto e allo spaccio, erano stati coinvolti in un percorso lungo 6 giorni, 135 chilometri e 38 ore di cammino attorno al Lago di Garda.

«L’attuale proposta – precisa Giancarlo Tamanza, coordinatore del progetto – scaturisce proprio dai positivi risultati sin qui ottenuti e intende sviluppare in modo più compiuto e integrato le linee teorico-metodologiche e operative che sono state alla base delle precedenti esperienze, con un aspetto inedito, vale a dire l’assunzione da parte dell’Università di un ruolo centrale nell’articolazione organizzativa e nella realizzazione operativa dell’intervento. Ciò costituisce non solo un aspetto del tutto nuovo e mai sperimentato a livello nazionale, ma rappresenta un elemento di valore specifico, sia per quanto riguarda la possibilità di validare scientificamente il modello di intervento, sia perché promuove l’attivazione trasversale di aspetti sociali e culturali e facilita poi la disseminazione e la generalizzazione dei risultati ottenuti".

I minori saranno seguiti da un’equipe di specializzandi della facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica. Per ciascuno sarà realizzato un Piano Educativo Individualizzato (Pei) che potrà prevedere azioni socialmente utili per l’apprendimento e lo sviluppo di competenze e abilità: attività segretariale di supporto all’attività di ricerca e di affiancamento logistico nella realizzazione di eventi scientifici e culturali. Tali attività oltre che rappresentare l’occasione di sviluppare e valutare la capacità di portare a termine un impegno, costituiranno anche un’occasione per apprendere conoscenze e competenze relative all’utilizzo di strumenti e tecniche informatici.