MILLA PRANDELLI
Cronaca

Scoprono che il bus per il Number One è a pagamento: scoppia la rissa tra 200 ragazzini

Caos alla stazione ferroviaria di Rovato. Il sindaco: “Fatti gravissimi". Il locale: “Noi garantiamo la sicurezza interna”

Alle stazioni di Rovato e Borgonato ogni fine settimana sono impegnate diverse pattuglie

Rovato (Brescia) – Ancora caos nelle stazioni ferroviarie e ancora una volta a causarlo sono orde di giovanissimi diretti nei luoghi di divertimento. Questa volta nella stazione di Rovato, dove sabato sera circa 200 ragazzini si sono resi protagonisti di una maxi rissa per motivi futili. Uno è finito in ospedale perché ha assunto un quantitativo eccessivo di droga.

A prendere posizione è Tiziano Belotti, sindaco di Rovato. "Sono accaduti fatti gravissimi. I bus che l’anno scorso, dopo problemi analoghi a Rovato e alla stazione di Borgonato, sono stati messi a disposizione gratuitamente dal locale Number One, non so per quali motivi, sono diventati improvvisamente a pagamento. I giovani utenti del locale hanno dato di matto. Molti hanno iniziato a litigare e ad aggirarsi per la nostra città, forse diretti a piedi al locale. Abbiamo assistito a scene non belle".

Anche l’anno scorso si erano registrati problemi, risolti dopo la piena collaborazione della discoteca Franciacortina, che ha un suo staff attentissimo alla sicurezza. "Alla discoteca domandiamo collaborazione e ragionevolezza – dice il sindaco – dato che i ragazzini vanno da loro a divertirsi pagando. Se la situazione non sarà risolta prenderemo provvedimenti seri".

Non è mancata la risposta di Tiziana Merla, della proprietà del locale. "I ragazzi erano informati che i pullman sarebbero stati a pagamento da quella sera – spiega – perché abbiamo voluto scremare gli arrivi. Già ieri ho contattato la Questura, che l’anno scorso ci ha imposto le navette da e per Rovato. Desideriamo sapere come comportarci, noi siamo sempre collaborativi. Tra le opzioni vi è quella di affidare il servizio. Sabato sapevamo di avere un’artista di richiamo e ne abbiamo dato comunicazione agli enti competenti. Il Number One è un’azienda che fornisce lavoro a tante persone, con una gestione attenta. Siamo disponibili al confronto con Comuni e enti, ma non responsabili di chi arriva, come per altro succede negli stadi o altri luoghi di aggregazione. Noi garantiamo un’attenta sicurezza interna, fornendo ben 80 addetti alla sicurezza, infermieri e soccorritori. Non è giusto criminalizzare le aziende e chi lavora".

Il sindaco ipotizza che ogni sabato costi qualche migliaio di euro in forze dell’ordine: solo in stazione ci sono carabinieri, polfer e polizia locale. "Che – sottolinea Belotti – vengono tolti al controllo del territorio". I carabinieri sabato sera hanno arrestato due ragazzi per un furto di collanina all’uscita locale.