FEDERICA PACELLA
Cronaca

Maturità, conto alla rovescia. Pronti in 77mila (con 11 fuoriclasse). Inizia la mini-maratona sui banchi

Insediate 1.654 commissioni negli istituti statali e 263 alle paritarie. "Momento di crescita e riscatto". Il record di Varese: 5 giovanissimi ammessi per merito alla fine del quarto anno. Mercoledì la prima prova.

Una prova che segna il passaggio all’età adulta, ma anche un rito collettivo: per 77.022 studentesse e studenti lombardi scatta l’ora dell’esame di maturità. Sono 74.049 i candidati interni e 2.973 gli esterni, con 1.654 commissioni nelle scuole statali e 263 nelle paritarie. Mercoledì 18 giugno la prima prova scritta. Secondo i dati dell’Ufficio scolastico regionale sono 11 i lombardi che accedono alla maturità al quarto anno per merito: ben 5 nella provincia di Varese, 1 a Pavia, 3 a Milano, 1 a Cremona e 1 a Bergamo. Dopo la prova d’italiano, il calendario prevede la seconda prova di indirizzo, mentre il 25 giugno la terza prova scritta negli istituti con percorsi EsaBac ed EsaBac techno e nei licei con sezioni ad opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca.

"L’esame resta un momento importante – commenta Marialuisa Orlandi, dirigente scolastico del ‘Caterina De’ Medici’ di Gardone Riviera, istituto professionale per enogastronomia e ospitalità alberghiera con sede distaccata a Desenzano del Garda – Anche se tengo a dire sempre a studenti e studentesse che non si tratta della valutazione della persona e del suo percorso nei 5 anni. Per questo bisogna impegnarsi e dare il massimo". L’esame di maturità, infatti, può riservare sorprese positive. "Lo scorso anno abbiamo avuto un ragazzo che non aveva avuto un percorso particolarmente brillante – racconta Orlandi -. La maturità è stata un riscatto: prove bellissime, voti altissimi. Alla fine si è iscritto a all’università: Scienza degli alimenti. Ci sono anche ‘folgorazioni’ positive". A volte, invece, la maturità diventa l’occasione per prendere coscienza di sé. Tra gli 800 studenti del ‘De’ Medici’, ad esempio, c’è chi ha valutato, in autonomia, di non esser pronto per concludere il percorso scolastico e ha preferito fare in modo di non essere ammesso all’esame, per lasciarsi la possibilità di frequentare nuovamente il quinto anno, con più consapevolezza. "Anche questa è maturità".

Federica Pacella