Mascherine prodotte dalla sartoria sociale

Progetto di Fondazione Cesar, dà lavoro a donne disoccupate. Quanto realizzato viene distribuito ai lavoratori delle aziende di Concesio.

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di Federica Pacella

Ago e filo per ricucire pezzi di vita dopo lo ‘strappo’ creato dall’epidemia di Covid-19 e ripartire in sicurezza. Da fine luglio, le macchine da cucire sono già al lavoro nella sartoria sociale avviata a Concesio da Fon-dazione Cesar, che da 20 anni continua l’impegno di padre Cesare Mazzolari, comboniano bresciano, vescovo della Diocesi di Rumbek in Sud Sudan, fino al 2011. Dalla collaborazione con l’assessorato alle Pari opportunità di Concesio è stato avviato ufficialmente ‘COndiVIDiamo la ripartenza’, progetto che offre un’opportunità lavorative a donne disoccupate, che produrranno mascherine per un migliaio di dipendenti impiegati nelle aziende di Concesio.

La collaborazione di Cesar col Comune era già nata nel periodo del lockdown, quando le volontarie della Fondazione ed i volontari del Comune (ognuno a casa propria) avevano lavorato insieme per realizzare e distribuire mascherine per tutta la popolazione. "Per noi è stato un processo di conoscenza – spiega Erika Vaccari, assessore alle Pari opportunità – l’ottima sinergia, l’impegno e la condivisione sono gli elementi che ci hanno portato a continuare il progetto anche dando una nuova sede all’associazione e alla sartoria sociale che ha lavorato tanto durante l’emergenza, che sta lavorando in questo periodo post emergenza e che potrà progredire".

Ora, nella sartoria di via Galilei 41A a San Viglio di Concesio, 4 donne disoccupate, che già avevano frequentato i corsi di sartoria promossi da Cesar tra il 2016 e 2017, potranno mettere in pratica quello che hanno appreso durante le ore di formazione ed avere una fonte di guadagno per le loro famiglie. Il loro lavoro garantirà la fornitura periodica di mascherine lavabili realizzate con un tessuto certificato e idoneo, usato in ambito medico chirurgico medicale, per i mille lavoratori impiegati nelle aziende del Comune di Concesio. Si aiuteranno così le imprese del territorio a continuare a svolgere le proprie attività produttive, garantendo sicurezza e tutelando la salute dei propri dipendenti.

"Siamo molto contenti dell’avvio del progetto – conclude Mariangela Rossini, presidente di Cesar – come lo sono le donne coinvolte. Siamo orgogliosi di poter realizzare un qualcosa d’importante per il territorio di Concesio. Ringraziamo il Comune e l’Assessorato alle Pari Opportunità, che hanno dimostrato attenzione e sostegno al progetto. In questo modo porteremo avanti, anche in Italia, gli ideali di padre Cesare con la formazione e valorizzazione della donna nella società".