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Luisa Benussi, morta a 51 anni la scienziata di fama mondiale che studiava l’Alzheimer: “Ci mancherà il tuo sorriso contagioso”

Brescia, addio alla vicedirettrice scientifica dell’Istituto Fatebenefratelli: ha firmato il più grande studio realizzato finora sulla malattia degenerativa

La dottoressa Luisa Benussi

Brescia – È morta a soli 51 anni la dottoressa Luisa Benussi, scienziata di fama internazionale nell’ambito dello studio dell’Alzheimer, vicedirettore scientifico dell’Istituto Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli e ricercatrice presso laboratorio di marcatori molecolari.

L’annuncio è stato dato dallo stesso Fatebenefratelli: “La sua competenza e la sua dedizione alla scienza – dice l’ospedale sui propri canali social – hanno lasciato un segno indelebile. La dottoressa Benussi ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo e nell'innovazione nel campo della medicina personalizzata e della genetica. Oltre alla sua incalcolabile competenza e dedizione alla scienza, Luisa è sempre stata una presenza calorosa e accogliente, capace di un sorriso contagioso che sempre illuminava ogni ambiente, rendendo gradevoli anche le giornate più intense e impegnative”.

La sua ricerca in ambito scientifico era focalizzata sui meccanismi molecolari e genetici associati alle malattie neurodegenerative, soprattutto l’Alzheimer. L’anno scorso aveva firmato – insieme a un gruppo di studiosi europei – il più grande studio genetico sull’Alzheimer realizzato finora. 

“Nonostante la prematura scomparsa – dice ancora il Fatebenefratelli –  siamo certi che il suo modo di essere rimarrà per sempre con noi, così come il suo straordinario contributo alla ricerca, che continuerà ad ispirarci e a guidarci nella nostra missione”.

In molti hanno sulla pagina Facebook dell’Istituto hanno voluto rendere omaggio alla dottoressa. Nei commenti sotto il triste annuncio in tanti hanno sottolineato la grande umanità e il calore della scienziata. “Con il suo sorriso delicato – dice un utente – ricambiava ed aveva sempre una parola che ti riempiva il cuore di gioia”.