Era stanca, stressata e sicuramente fragile. Ma era capace di decidere e quando ha agito era consapevole delle sue azioni. La Corte d’assise di Brescia nelle scorse ore ha reso noto l’esito della perizia psichiatrica su Raffaella Ragnoli, accusata di aver ucciso il marito Romano Fagoni a coltellate il 28 gennaio 2023 a Nuvolento. Secondo il dottor Giacomo Filippini, incaricato della valutazione, la 58enne era "capace di intendere e di volere" al momento del delitto. L’omicidio è stato l’apice di una giornata difficile, che è stata raccontata nelle fasi del processo da Raffaella Ragnoli. La donna ai giudici ha spiegato che il giorno dell’assassinio era andata al mercato col marito e che in seguito lui alle 15 è uscito solo per questioni sue, tornando alle 18, secondo lei in stato di ebbrezza. La donna ha anche raccontato di una lite che si è scatenata perché il consorte non trovava il telefono cellulare. Questo lo aveva fatto sbottare per una prima volta. La lite è poi continuata al rientro in casa del figlio e per un vetro che si è rotto. Raffaella Ragnoli ha sottolineato che durante la lite il marito ha detto al figlio che lo reputava un mezzo uomo e gli ha chiesto se voleva vivere o morire. Raffaella Ragnoli ha dichiarato di aver agito per difendere il figlio 15enne, poiché il marito dopo averlo minacciato ha preso un coltello e glielo ha puntato addosso. Il giovane ha negato di essersi mai sentito in pericolo di vita. La madre ha rimarcato di aver avuto paura che le minacce diventassero realtà e che non si è mai capacitata del fatto di avere preso un coltello e aver ferito il consorte alla gola. I difensori dell’omicida lo scorso 16 aprile avevano chiesto di valutarne la capacità di intendere e di volere, ritenendo la stessa compromessa.
Gli esami sullo stato psicologico della donna, iniziati il 7 maggio scorso nel carcere di Verziano, hanno evidenziato che Raffaella Ragnoli prima dell’omicidio, era sottoposta a "forte stress", a causa della difficile relazione con il marito e della gestione della suocera inferma. Tuttavia, il perito ha sottolineato che, sebbene emergesse una "fragilità complessiva", non vi era una "oggettiva infermità". Il processo è stato aggiornato al 14 novembre.