
Ambulanza in azione
Brescia – Si trovano sabato sera a guardare insieme la televisione, litigano perché non sono d’accordo sul programma e uno prende a martellate l’altro.
Risultato: un 57enne in ospedale, che ha rischiato di morire con il cranio sfondato - in realtà se la caverà in un mese - e il vicino, che ha 20 anni di più, in cella. Il pm Antonio Bassolino gli contesta il tentato omicidio. Oggi, in occasione dell’udienza di convalida dell’arresto, il più anziano avrà modo di dare la sua versione al gip.
I fatti risalgono appunto alla serata di sabato, finita drammaticamente con l’arrivo della polizia e dell’ambulanza. Stando a quanto ricostruito i due, non solo coinquilini del medesimo palazzo - una delle torri di San Polo, in via Raffaello - ma anche amici di lunga data, si erano appunto accordati per trascorrere del tempo insieme uno a casa dell’altro. A un certo punto, come accadeva peraltro spesso, si sono messi a litigare (basti pensare che già un’altra volta, due anni fa, era arrivata la polizia per una discussione violenta). Stavolta la miccia che avrebbe dato fuoco alle polveri sarebbe stato per il telecomando della TV, sulla cui gestione non c’era una linea comune.
L’aggressore all’improvviso ha afferrato una mazzetta da muratore e ha aggredito l’amico, colpendolo alla testa e alla parte superiore del corpo più volte. Esaurita la furia, l’uomo ha chiamato il 112 e poi pare abbia confessato di aver dato in escandescenze. Il 57enne è stato soccorso in gravi condizioni.
I sanitari infatti l’hanno condotto in codice rosso in ospedale. Solo nelle ore seguenti i medici hanno ridimensionato la prognosi, inizialmente riservata e ora di una trentina di giorni. Il compagno di serate, invece, è a Canton Mombello.