L’Erborista, il dramma sulle sette. Il lungo calvario delle vittime diventa un’opera per riflettere

In anteprima al teatro Parioli di Roma lo spettacolo d’inchiesta ispirato alla vicenda degli abusi su una ventina di donne.

Ha cuore bresciano e ambientazione milanese e lombarda uno dei più attesi spettacoli di teatro d’inchiesta: “L’Erborista, una storia nera - quasi vera“, coprodotto da Enfi Teatro e Le ombre di Platone, in anteprima al Parioli di Roma il 18 marzo. Gli autori sono bresciani: Patrizio Pacioni, drammaturgo, giornalista, blogger e scrittore, e Federico Ferrari, giornalista attento alle problematiche civili e sociali.

"Lo spunto – spiega Pacioni – è stato dato da un contatto occasionale con una delle vittime, uscita solo con grande fatica da una spirale di soggezione e sfruttamento solo dopo un lungo e devastante calvario personale". Tutti i lavori di Pacioni si basano sull’esperienza, su luoghi conosciuti e fatti accaduti.

In questo caso il processo è ancora in corso, anche se il nome del lavoro di Pacioni e Ferrari dà chiare indicazioni sulla setta su cui i due drammaturghi si sono concentrati. "Come specifica il sottotitolo, la storia narrata in palcoscenico non coincide esattamente con quella – specifica Pacioni – sia nei fatti accaduti che nei personaggi protagonisti, ma ne trae un gran numero di riferimenti e spunti di riflessione. Quel che abbiamo fatto con Federico è stato innanzitutto ricostruire il modus operandi di certe organizzazioni, siano esse sataniche o legate a interpretazioni religiose fanatiche e deliranti, come accaduto recentemente in Sicilia, attraverso lo studio di carte processuali relative sia ai fatti che hanno ispirato le operazioni, sia ad altre vicende del genere". Occuparsi di questi casi non è semplice e spesso porta sensazioni forti. "Ho sentito gravare sulle mie spalle una grande responsabilità. Quando si affrontano certi argomenti, bisogna tener conto che inevitabilmente si vanno a scoprire dolorosissime ferite" conclude Pacioni.

Milla Prandelli