Denunce a carico di minori quadruplicate in tre anni, trainate soprattutto da quelle per resistenza a pubblico ufficiale. "Ma escludo che a Brescia ci siano baby gang, ovvero gruppi strutturati, con proprie regole, che cercano la contrapposizione". A dirlo è il questore di Brescia, Giovanni Signer, audito dalla commissione comunale sulla sicurezza, insieme al comandante della Polizia locale Roberto Novelli, in merito alle politiche di contenimento e prevenzione sul disagio giovanile. Dalla comparazione dei dati statistici tra il periodo maggio-settembre degli ultimi tre anni, emerge che le chiamate sono passate dalle 10.560 del 2019 alle 9.836 del 2020 fino alle 11.023 del 2021. "C’è un andamento generale di flessione dei dati – spiega Signer – tranne che in alcuni. Sono aumentati i reati contro la persona, le lesioni, passate da 129 del 2019, 119 nel 2020 per arrivare a 159 nel 2021". Non c’è stato, però, un analogo aumento di ricoveri al Pronto soccorso per reati contro la persona. "Si può leggere in due modi: o i presidi di forze dell’ordine hanno impedito che certi fatti avessero conseguenze gravi, o questi ragazzi sono andati in giro a fare baldoria, ma nella sostanza non hanno creato più danni di quelli che non avessero creato in passato". Resta il fatto che, se tra gennaio 2019 e 20 settembre 2019 gli stranieri arrestati e denunciati sono calati (1.261 contro i 1.016 quest’anno), i minori individuati da forze dell’ordine e denunciati sono passati dai 23 nel 2019, 30 nel 2020 fino agli 86 del 2021.
La situazione è analoga nell’intero distretto, ma i reati aumentati nel contesto generale sono resistenze a pubblico ufficiale, mentre quelli legati a lesioni sono in linea con gli anni precedenti. "Mi sono confrontato con il procuratore della Repubblica della Procura presso il tribunale per i minorenni – continua Signer – lei ha escluso che a Brescia ci siano le baby gang". Ci sono però situazioni oggetto di attenzione investigativa, su almeno 3 gruppi di giovani che si sono resi responsabili di situazioni di disturbo e violenza nel centro storico: tutti ragazzi con situazioni famigliari complicate alle spalle.
"Fino adesso i gruppi che si aggregano sono parenti, altri dello stesso quartiere, c’è un gruppo unito per la provenienza etnica. Ma io sono convinto che questi ragazzini stanno assieme perché l’unico gruppo che riesce ad integrarli è quello di appartenenza". Oltre ai controlli, che stanno dando risultati concreti, ma accanto a questo il Questore ha già scritto a forze dell’ordine e sindaco per attivare il ‘Daspo Willy’, che prevede che chi si rende responsabile (minori compresi) di atti di violenza in esercizi pubblici, locali di intrattenimento o immediate vicinanze, possano essere oggetto di Daspo, così come avviene allo stadio. "Ho evidenziato l’utilità all’autorità giudiziaria minorile, perché dove è difficile ottenere una misura cautelare, consente al Questore di predisporre il Daspo in 3 o 4 giorni, dopo una breve istruttoria. La mia non è sottovalutazione, ma parlare di baby gang significa che questi gruppi si sentiranno tali".
Federica Pacella