Lavoro povero in aumento, mentre l’incremento dell’inflazione erode il potere d’acquisto. La lettura dei dati sull’assegno unico, in particolare, dell’incremento dell’importo mensile, conferma quello che, ormai, dati, associazioni e servizi sociali registrano da tempo, ovvero un aumento delle situazioni di fragilità economica. "L’incremento dell’importo – commenta Fabio Raggi, direttore del patronato Acli di Brescia – è legato sicuramente alle rivalutazioni Istat, ma l’incidenza maggiore è legata all’Isee, da cui dipende l’assegno mensile. Questa è una prestazione a sostegno del reddito e della genitorialità, che è stata resa universale, ampliando la platea di chi ne fruisce, ovvero i lavoratori autonomi che prima ne erano esclusi. Ciò significa che, in questa ridistribuzione, qualcuno ha perso qualcosa. Averla resa universale non significa che sia sufficiente a coprire tutti i bisogni". Un quadro molto preciso sull’aumento della fragilità economica, che spesso si traduce anche in fragilità sociale, è quello di Caritas Brescia che, nel suo rapporto 2024, certifica l’incremento del 15% di persone che accedono alla Mensa Menni, senza grosse distinzioni tra chi ha cittadinanza italiana (+14%) e chi no (+16%). Ma cresce, soprattutto, la categoria dei working poor, lavoratori in condizione di povertà, che chiedono sostegno al reddito per spese legate a sanità, casa e istruzione. F.P.
CronacaLavoratori in condizioni di povertà in aumento