Il luogo dell'aggressione, a Ghedi
Ghedi, 24 gennaio 2017 - Rapina in villa di inaudita ferocia ieri sera poco prima delle 20 a Ghedi, in bassa bresciana. Il bilancio è di tre uomini feriti, di cui uno con conseguenze gravissime, tali da metterlo in pericolo di vita. I fatti sono accaduti in una abitazione di via Francesco Petrarca, nella casa di proprietà di un elettricista. I ladri hanno fatto il loro ingresso da una finestra al primo piano, rubata nel magazzino dell’impresa artigianale di famiglia. Quando padre, figlio e lo zio di quest’ultimo hanno fatto ritorno a casa dopo il lavoro si sono immediatamente resi conto che qualcuno aveva effettuato una effrazione. Nel momento in cui sono entrati si sono trovati di fronte i malviventi. Nel giro di pochi attimi i tre congiunti hanno ingaggiato una violenta colluttazione coi rapinatori, che ad un certo punto hanno cercato di fuggire, inseguiti dai membri del nucleo famigliare. Secondo quanto appreso l’uomo più giovane, una quarantina di anni, è stato colpito con un corpo contundente, con cui uno dei componenti della banda ha infierito su di lui. Le botte sono state tanto violente da fargli perdere i sensi e causargli un arresto cardiaco, avvenuto quando l’uomo si trovava già sulla strada. I soccorsi sono stati chiamati immediatamente e sono giunti nel giro di poco. Gli operatori del 118, coordinati dalla centrale Areu hanno fatto l’impossibile. Dopo avere praticato il massaggio cardiaco, allo sfortunato ghedese sono riusciti a far tornare a battere il suo cuore. L’uomo è poi stato trasportato con la massima urgenza alla clinica Poliambulanza, dove è stato ricoverato in codice rosso. Attualmente è sottoposto a cure intensive. Suo padre e suo zio non sono gravi. Sul posto per le indagini c’erano i carabinieri della compagnia di Verolanuova e i colleghi di Brescia, che non hanno rilasciato dichiarazioni in merito a quanto accaduto.