REDAZIONE BRESCIA

La statua del Bigio "Meglio rimetterla in piazza Vittoria"

Il sottosegretario Sgarbi scrive al Comune. L’opera del Ventennio torna a far discutere.

Un "crimine" conservare una statua in deposito: meglio musealizzarla, anzi, meglio rimetterla in piazza Vittoria. Nella giornata in cui ricorrevano gli 80 anni della caduta del fascismo, alla Loggia è arrivata la richiesta di riportare al suo posto originario la statua di Arturo Dazzi, l’Era fascista, nota anche come Bigio, colosso di 7,5 metri fatta rimuovere nel 1945 in quanto statua fortemente simbolica del Ventennio. La richiesta è arrivata direttamente dal sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che già nei giorni scorsi era intervenuto nel dibattito cittadino (era pronta anche un’interrogazione del consigliere Fabio Rolfi, poi rimandata al prossimo consiglio comunale) perorando la causa del ritorno della statua in piazza ed evocandone addirittura il potenziale di icona gay.

Nella missiva alla sindaca Laura Castelletti, Sgarbi esprime "l’esigenza d’individuare una soluzione definitiva riguardo l’annoso problema della ricollocazione in piazza Vittoria della statua del Bigio. Ritengo che conservare una statua in deposito significhi criminalizzarla, quindi sarebbe preferibile semmai musealizzarla. Però la soluzione migliore è sicuramente quella, già indicata all’unanimità da tutti i Soprintendenti che si sono succeduti negli ultimi vent’anni, che prevede di realizzare la ricomposizione dello scenario storico-artistico della piazza".

In realtà, l’ultima indicazione arrivata alla Loggia dalla Soprintendenza è quella del novembre 2021, firmata dall’attuale soprintendente Luca Rinaldi, che indica come preferenza il ritorno della statua nella sua originaria collocazione, ma allo stesso tempo conviene che la piazza della Resistenza, senza statua, "si deve ritenere ormai storicizzata e dunque criticamente accettabile".

Per Sgarbi, non si tratta di una "questione politica, ma di una restituzione urbanistica". Secondo il Sottosegretario, "la sensibilità dell’amministrazione cittadina, anche su questo tema, servirebbe a rinsaldare il già forte dialogo con il Mic, che ha contribuito al successo delle iniziative culturali promosse dalla Vostra amministrazione in occasione dell’anno della Cultura-BS e BG Capitali 2023".

Nella sua risposta, la sindaca ha chiesto un’occasione di approfondimento. La sensazione è che il dibattito è destinato a trascinarsi ancora a lungo.

Federica Pacella