FEDERICA PACELLA
Cronaca

La lingua madre diventa un festival per sette giornate

Sei pomeriggi dedicati alla lingua madre. Torna a Brescia il Festival della Lingua Madre che, quest’anno, si svilupperà per...

Sei pomeriggi dedicati alla lingua madre. Torna a Brescia il Festival della Lingua Madre che, quest’anno, si svilupperà per...

Sei pomeriggi dedicati alla lingua madre. Torna a Brescia il Festival della Lingua Madre che, quest’anno, si svilupperà per...

Sei pomeriggi dedicati alla lingua madre. Torna a Brescia il Festival della Lingua Madre che, quest’anno, si svilupperà per diversi fine settimana, nelle giornate dell’1,2, 8, 16, 22 e 23 febbraio. L’iniziativa è collegata alla ricorrenza del 21 febbraio, data ufficiale della celebrazione che promuove la lingua madre, la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo, scelta dall’Unesco per ricordare il giorno in cui alcuni studenti furono colpiti e uccisi dalla polizia a Dacca, la capitale dell’attuale Bangladesh, mentre manifestavano per il riconoscimento della loro lingua, il bengalese, come una delle due lingue nazionali dell’allora Pakistan.

Il Festival è coordinato, da due anni a questa parte, dall’Associazione Lingua Madre presieduta da Zaman Kawsar, che, con questa iniziativa, porta a compimento le sue attività annuali dedicate all’interculturalità e alla tutela delle diversità linguistiche e culturali. Per l’edizione 2025, presentata in Loggia con la presenza del presidente del Consiglio Comunale Roberto Rossini, diversi gruppi si intrecceranno in narrazioni e spettacoli per fare conoscere la propria lingua, ma anche la cultura di appartenenza, dando vita ad un festival dedicato alla narrazione di ciò che siamo, ma anche che siamo stati.

Si parte l’1 al Mics di via Milano con i gruppi di Palestina, Albania, Cina e Senegal; il 2 con Bulgaria, Grecia, Montenegro e Perù; l’8 all’oratorio San Carlo di via Luzzago con Marocco e Messico; il 16, stesso oratorio con Moldova e Ucraina; il 22 si torna al Mics con Bangladesh, Pakistan, Sri-Lanka, India. Il 23, infine, la chiusura in largo Formentone con le scuole.

Federica Pacella