di Daniele De Salvo
I geologi della Provincia di Lecco e i tecnici di Rfi ieri hanno potuto ispezionare direttamente sul campo il fronte della frana che venerdì mattina ha travolto e interrotto sia la Sp 72, sia la linea ferroviaria Lecco-Sondrio.
Proseguiranno anche oggi, perché non hanno ancora ultimato di effettuare i sopralluoghi necessari per formulare una prima valutazione sulla situazione e soprattutto sugli interventi e le tempistiche di massima necessari per mettere in sicurezza l’intero versante e ripristinare i collegamenti. Sfruttando le condizioni meteorologiche che finalmente hanno concesso tregua, li hanno accompagnati i Draghi lombardi dei vigili del fuoco che hanno effettuato la spola per tutto il giorno: prima li hanno imbarcati a bordo del loro elicottero, poi li hanno verricellati a terra, calandosi insieme a loro e scortandoli passo passo per evitare che venissero travolti da eventuali cedimenti di materiale instabile. Al momento non c’è altro modo per raggiungere l’epicentro del dissesto, che si trova a un centinaio di metri d’altezza su una parete rocciosa da cui si è staccato un intero costone, che poi, precipitando verso valle, si è trasformato in una slavina di macigni, terra e vegetazione. Un approccio dal basso inoltre sarebbe troppo pericoloso, perché l’intero versante è ancora estremamente instabile e continua a muoversi: spesso si sentono e si vedono altri detriti pericolanti continuare a crollare, come una sorta di sciame sismico dopo un gran terremoto.
"Geologi e tecnici stanno raccogliendo tutti gli elementi necessari per tracciare un quadro preciso delle condizioni del fronte della frana e delle infrastrutture danneggiate – spiega il vicepresidente provinciale Mattia Micheli –. Occorre prima mettere in sicurezza l’area e disgaggiare e rimuovere tutto il materiale che si è accumulato; solo dopo queste operazioni credo si potrà stabilire i lavori che dovranno essere svolti per riaprire la Sp 72 e la linea ferroviaria".
In attesa di ulteriori verifiche, ieri sera il prefetto di Lecco Sergio Pomponio ha nuovamente convocato i componenti del Cov, il Comitato operativo per la viabilità. La priorità al momento è infatti mettere a punto quotidianamente un servizio di trasporto pubblico combinato tra treni, bus e battelli via lago in grado di garantire spostamenti i più rapidi e agevoli possibili alle migliaia di studenti e lavoratori di Valtellina e Alto Lago, senza dimenticare nemmeno i turisti su cui si basa buona parte del sistema economico locale.