La favola della Feralpi è senza lieto fine. Troppi errori, la matricola ritorna in C

La prima avventura in cadetteria resta comunque un’impresa per il club nato nel 2009 dalla fusione tra Lonato e Salò. Tra le cose da salvare in una stagione travagliata i giovani come Felici, Compagnon e i confermati Pizzignacco e Bergonzi . .

La favola della Feralpi è senza lieto fine. Troppi errori, la matricola ritorna in C

La favola della Feralpi è senza lieto fine. Troppi errori, la matricola ritorna in C

di Luca Marinoni

SALÒ (Brescia)

La matricola FeralpiSalò non ha compiuto l’impresa ed è tornata in serie C con un turno di anticipo. Alla fine dunque è maturato il verdetto che, ormai, anche lo spirito più ottimista aveva messo in preventivo. Il verdetto di una stagione condotta costantemente nelle retrovie, appesantita da 20 sconfitte e con la seconda difesa più battuta con 64 reti subìte (peggio ha fatto solo il Lecco fanalino di coda con 71), è stato quello che solo la matematica lasciava ancora in dubbio. La matricola gardesana chiuderà questa sua avventura senza dubbio storica (la prima partecipazione in assoluta in serie B), ma anche ricca di delusioni venerdì sera ospitando (a Piacenza) la Ternana per un congedo che per gli umbri vale un Campionato intero, ma, intanto, in casa verdeblù già si guarda avanti.

"Le retrocessioni sono sempre amare da digerire - spiega il presidente Giuseppe Pasini -, ma mai come in questa circostanza mi sento di ringraziare staff e giocatori per la prova dimostrata a Venezia contro una grande squadra. Posso dire che, al di là della sconfitta maturata nei minuti finali, i nostri ragazzi si sono battuti come leoni, dando prova di grande attaccamento alla maglia verdeblù e credendoci fino alla fine. A loro va un plauso da parte di tutta la società e un abbraccio di conforto per l’amarezza della retrocessione".

"Mi hanno sempre insegnato – prosegue il massimo dirigente della FeralpiSalò – che dalle sconfitte si impara a traghettare le vittorie. Ci riproveremo con l’entusiasmo di sempre, sperando di avere sempre al mio fianco tutti quelli che ci sono stati accanto in questa stagione storica per il nostro club per continuare a scrivere un’altra pagina della nostra storia". Il presidente Pasini cerca di trovare la voglia per ripartire e rilanciare la sfida di una piccola società di provincia che è giunta a sfidare le grandi del torneo cadetto. Rimane invece sul presente Andrea Ferretti. "La squadra non ha mai mollato e sono orgoglioso di questo gruppo anche se, in questo momento, prevale l’amarezza - spiega - il direttore sportivo -. È stata un’annata complicata che, però, ci ha insegnato molto. Dovremo imparare dagli errori che abbiamo commesso e cominceremo a preparare il futuro dopo la gara con la Ternana. Ci sarà tutto il tempo per fare analisi più approfondite. In ogni caso ritengo che il tecnico, i giocatori e lo staff vadano solo elogiati".

"Avrebbero meritato risultati differenti, nonostante tutto, la FeralpiSalò ha dimostrato di poter competere in serie B. Siamo retrocessi perché abbiamo commesso degli errori e io sono il primo a recitare il mea culpa". In effetti sono in molti a considerare che proprio l’organico che è stato allestito (sia in estate che nel mercato di gennaio) dalla società verdeblù sia la prima causa dell’immediato ritorno in serie C. Sin dall’inizio delle operazioni estive, a dire il vero, era emerso un problema non di poco conto come quello di convincere i giocatori desiderati a sposare la causa della FeralpiSalò. Una ricerca assai difficile, che è stata seguita dal rendimento senza dubbio inferiore alle attese (soprattutto nella prima parte della stagione) di elementi che, al contrario, avrebbero potuto e dovuto fare la differenza in favore della causa gardesana. Anche in questo senso, però, un’analisi più approfondita pone in evidenza una causa di indubbio rilievo, visto che diversi giocatori che sono poi sbarcati sulle sponde del Garda erano reduci da seri infortuni o da stagioni trascorse in seconda fila. Per questi elementi, anche di sicura esperienza, non è stato facile trovare il giusto passo e trascinare sia sul piano del gioco che del carattere un organico che, invece, ha posto in bella evidenza giovani di valore come Felici, Compagnon e i confermati Pizzignacco e Bergonzi.

Dal suo arrivo mister Zaffaroni, che ha rimandato a dopo la sfida con la Ternana ogni considerazione sul suo futuro, ha cercato gradatamente di portare alla giusta condizione tutto il gruppo, ma il campionato della FeralpiSalò si è inesorabilmente trasformato in una corsa ad inseguimento che, purtroppo, ha condotto al triste epilogo sancito a Venezia.