La discarica in Franciacorta rinascerà bosco didattico

Parte il progetto a Paderno: l’area dismessa già ripulita da amianto e scarti edilizi

Migration

di Federica Pacella

Un progetto che parte, l’altro che si ferma sul nascere. Quello che parte si chiama Bosco Futuro e trasformerà una discarica abusiva in un bosco didattico. Una seconda vita per l’area da 5mila metri quadrati a Paderno Franciacorta, in zona Tre cortili, che la Provincia, proprietaria, ha ceduto nel 2020 alle associazioni 5R Zero Sprechi e Piantumazione selvaggia. "La nostra proposta – spiega Marco Migliorati, 5R Zero sprechi – è di portare un miglioramento alle aree dismesse". Già un migliaio di metri quadrati sono stati ripuliti plastica, molte cartucce (è stata inoltrata alla Regione la richiesta per istituire il divieto di caccia), amianto, materiale edile. A ottobre si procederà poi alla piantumazione del primo dei quattro lotti, circa 1500 metri quadrati, grazie alla donazione di 70 alberi da parte di Adriano Filippini (Lions Montorfano di Franciacorta). La buona volontà deve però fare i conti con la complessità delle regole: alcune pietre, per il fatto di essere in cumuli, andranno smaltite come rifiuti fossero state sparse per terra non ci sarebbe stato bisogno. Per Samuele Alghisi (foto), presidente della Provincia, vale comunque la pena pensare di replicare il progetto anche in altre zone. "La Provincia – spiega – ha una grande quantità di reliquiati. Ben vengano questi progetti, in un momento in cui c’è bisogno di piantumare". Per Marco Apostoli, consigliere provinciale, "c’è l’esigenza di avere più boschi per abbattere le Co2 e ridurre la temperatura". Sempre nelle stanze del Broletto, invece, si è chiuso a tempo di record il progetto proposto da Eredi Compagnia Nazionale di bonificare la discarica Vallosa di Passirano (dove è in corso la messa in sicurezza dei Pcb della Caffaro tramite capping) portando i rifiuti nella discarica Macogna, tra Berlingo, Cazzago San Martino, Rovato e Travagliato (i sindaci erano già sul piede di guerra). "Tutti hanno convenuto che la bonifica della Vallosa sarebbe meglio del capping – ha spiegato Guido Galperti, vicepresidente della Provincia, al termine del vertice in Broletto con Comuni, commissario Caffaro, ambientalisti – ma è stata bocciata la nuova proposta di una discarica tra Cazzago e Travagliato, perché non più giustificabile in quel territorio". Se anche si facesse al bonifica della Vallosa, punto fermo è che i rifiuti non devono più andare in Franciacorta.