FEDERICA PACELLA
Cronaca

Inquinamento in falda, diffida all’ex Alnor

Provvedimento necessario per individuare il responsabile dello sversamento di sostanze catalogate come “probabili cancerogene“

di Federica Pacella

Veleni in falda: arriva la diffida della Provincia per la ex Alnor Alluminio Nord Spa di Leno. Il provvedimento del Broletto chiude il lungo iter amministrativo per individuare il soggetto responsabile del supero di concentrazioni soglia di contaminazione (csc) in falda di tetracloroetilene (sostanza classificata da Iarc tra i probabili cancerogeni), necessario per avviare il piano di caratterizzazione che prelude poi alla messa in sicurezza o bonifica. La vicenda si trascina ormai di diversi anni, da quando, nel 2016, anche sulla scorta delle segnalazioni dei residenti per i cattivi odori, i tecnici di Arpa Brescia ed i carabinieri del Noe avevano scoperto una discarica abusiva dietro lo stabilimento Alnor (finita poi sotto indagine), fallito nel 2014 e poi acquistato dalla Aps Arosio Extrusion.

Le indagini ambientali hanno accertato la presenza nella porzione sud-ovest del sito di 8mila mq la presenza di rifiuti interrati, tra cui soda caustica sfusa e in sacchi logorati, detriti edili, frammenti di fibrocemento contenente amianto, gomme; è ancora da definire, però, l’estensione areale e verticale della discarica abusiva. Le analisi sulle matrici ambientali hanno poi rilevato nel sito superi in falda (non nel suolo) di csc di tetracloroetilene in tutti e 3 i piezometri appositamente realizzati, con valori fino a 65,45 gl contro il limite di 1,1. Le analisi effettuate a fine 2020 in contraddittorio da Arpa hanno evidenziato il persistere del supero delle CSC con un netto incremento dei valori dal piezometro di monte Pz4 (installato a gennaio 2020) ai piezometri di valle.

"Si ritiene plausibile – specifica Arpa nella nota trasmessa alla Provincia - sulla base degli accertamenti tecnici finora effettuati, che vi sia la presenza di una fonte primaria di contaminazione tutt’ora attiva presente all’interno del sito". Dagli accertamenti condotti, sentita anche la proprietà, la Provincia ha evidenziato che l’incremento dei superi in falda delle csc accertati nei piezometri di monitoraggio è correlabile con la presenza dei rifiuti interrati finora individuati o con altre fonti primarie di contaminazione presenti all’interno del sito e conseguenti alle attività svolte dalla ex Alnor, che ha avuto la disponibilità de l sito dal 1972 fino alla procedura fallimentare del 2014. Per questo, la Provincia ha diffidato la società, nella persona dell’ad e presidente del Cda Alessandro Coghe a presentare a comune di Leno, Provincia, Arpa, Ats Brescia, Regione un piano di caratterizzazione. In caso di inottemperanza, scatteranno le sanzioni e si attiveranno gli interventi sostitutivi da parte del Comune.