"Il passato non tornerà Ormai il trend è questo"

Gianfranco Arnoletti, padre e presidente di uno degli enti autorizzati

"Il passato non tornerà  Ormai il trend è questo"

"Il passato non tornerà Ormai il trend è questo"

Poco più di 230 adozioni concluse nel primo semestre 2023, mentre ci sono ancora circa 1.800 coppie in attesa che l’iter si conclusa. I numeri dei primi sei mesi di quest’anno, per ora solo nazionali, fanno prospettare che l’anno in corso possa concludersi con una stabilità delle adozioni internazionali, confermando il crollo rispetto a dieci anni fa. "La percezione è che l’adozione internazionale come l’abbiamo conosciuta non ci sarà più", commenta Gianfranco Arnoletti, presidente Cifa (e padre adottivo), uno degli enti autorizzati che opera in Lombardia. "Il trend è ormai in calo e ci conferma che i dati del passato sono qualcosa di irripetibile".

Cosa è cambiato? Perché l’Italia (con la Lombardia tra le prime regioni) è passato dai numeri record di adozioni internazionali a livello globale a numeri così ridotti? "Molto ha pesato lo stop di Cina e Russia. In particolare, per la Cina è stato un cambio repentino, privo di un ragionamento o di una gradualità. Questo ha creato un grande scompiglio". Negli ultimi 3 anni dalla Cina non è arrivato nessun bambino, mentre restano pendenti 95 adozioni.

"I tempi medi sono sempre più alti – sottolinea Arnoletti – siamo attorno ai 5 anni, che però è la media di Trilussa, per cui c’è chi aspetta 3 anni, chi 8. Le coppie stesse che intraprendono questo percorso sono consapevoli che i loro figli arriveranno già grandi, a 7, 8 anni. Con questi dati, anche il mondo dell’adozione internazionale deve cambiare. Spero che la Cai metta mano anche agli enti autorizzati, perché se si fanno 3-4 adozioni all’anno, è difficile vedere certi fenomeni". Secondo il Forum delle Associazioni Familiari, per cercare di invertire la rotta della crisi delle adozioni internazionali, sarebbe urgente contenere i tempi dell’iter necessari a ottenere l’idoneità all’adozione, rendendoli perentori e uniformi, e garantire la gratuità dell’adozione internazionale al pari di quella nazionale, rinnovare gli accordi bilaterali con i Paesi di origine dei minori e migliorare la qualità e la trasparenza dei servizii.F.P.