REDAZIONE BRESCIA

Il cantiere del T2 parte nel 2024 Ma prima devono arrivare i soldi

Il progetto per il nuovo sistema di tram aspetta il via libera dal ministero al finanziamento da 363 milioni

Cantieri lunghi, ma ‘leggeri’ per realizzare gli 11,6 km del T2, la linea di tram da Fiera a Pendolina. "Non sarà un cantiere unico lungo tutta la linea, ma diversi che partono in più punti, abbastanza veloci, meno impattanti di quelli della metro". Lo ha assicurato il direttore generale di Brescia Mobilità, Marco Medeghini, rispondendo alle preoccupazioni sollevate in Commissione dai consiglieri di Lega, Forza Italia e M5S. Se il ministero delle Infrastrutture finanzierà l’opera per 363 milioni, dal 2024 potrebbero partire i lavori che porteranno all’entrata in esercizio del tram nel 2029. Grande l’impatto: sarà rivista in toto la mobilità attorno alla stazione, con la strada antistante il piazzale destinata solo al Tpl. Per le opposizioni, meglio investire su bus elettrici e prolungamento metro. "Nel mondo si prevede un aumento del Tpl nei prossimi 10 anni - ha replicato Medeghini – purché sia puntuale, di qualità, costante". Caratteristiche che, in base agli scenari delineati nel Piano urbano di mobilità sostenibile, il tram riuscirà a soddisfare, integrandosi con la linea suburbana Brescia-Iseo-Edolo, e, nel lungo periodo, col prolungamento della metro a Concesio. "Spero si possa ottenere il massimo riconoscimento dal Ministero – ha concluso l’assessore alla Mobilità Federico Manzoni – così da poter continuare ad attuare il Pums".

Federica Pacella